Samsung ha brevettato un nuovo sensore per il riconoscimento delle impronte digitali basato sulla tecnologia ottica. Questo vuol dire che può essere posizionato al di sotto dei display degli smartphone, seguendo dunque quello che sembra essere destinato a diventare il trend dominante per il 2018.
Il funzionamento della soluzione brevettata da Samsung è simile a quella mostrata dall'azienda cinese Vivo in occasione del CES di Las Vegas 2018. Una volta poggiato il dito sullo schermo, il sistema emette una luce che, riflettendosi sul polpastrello, evidenzia i lineamenti dell'impronta digitali. Tutto poi viene confrontato con i dati di accesso immagazzinati nello smartphone, sbloccando o meno il dispositivo.
Secondo quanto emerso in queste ore, sembra che il primo smartphone Samsung ad implementare questa tecnologia possa essere il Galaxy Note 9. L'azienda sudcoreana dovrebbe alzare il sipario sul prodotto in questione nella seconda metà del 2018, per cui ci sarebbe il tempo materiale per poterlo dotare di questo nuovo sensore per il riconoscimento delle impronte digitali.
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Come detto in apertura, Samsung ha deciso di allinearsi ad un vero e proprio trend dominante per il 2018. L'adozione del design borderless in ambito smartphone ha infatti spinto i vari produttori a dover trovare nuove soluzioni per i sensori di impronte, vista la mancanza di spazio sulla parte frontale e la poca comodità nel posizionarli sulla parte posteriore, complice anche la diffusione su larga scala del rapporto di forma in 18:9.
Non a caso, nella giornata di oggi, la JDI (Japan Display Inc.) ha presentato ufficialmente un lettore di impronte digitali in vetro. Anche l'azienda giapponese ha dunque pensato ad un posizionamento sotto lo schermo, ed i primi smartphone a beneficiare di questa soluzione potrebbero essere i top di gamma Sony per il 2019.
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Il sensore realizzato dalla JDI infatti, che ha dimensioni pari a 8 x 8 mm, arriverà concretamente sul mercato nel corso dell'attuale anno fiscale, che terminerà a marzo 2019. Tempistiche coerenti con la possibilità che Sony utilizzi questa tecnologia nei propri smartphone del prossimo anno.
Appare comunque evidente come il posizionamento dei sensori di impronte digitali sotto i display degli smartphone sia destinato a diventare uno standard. Staremo a vedere se questa metodologia di sblocco continuerà ad essere quella più diffusa, o magari andrà in pensione a favore del riconoscimento facciale.
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