Samsung Galaxy i9200, mostro con chip da 2 GHz

Il successore del Galaxy S ha il nome in codice Galaxy i9200. Specifiche mostruose, tra cui spiccano chip da 2 GHz e Android 3.0. Nel frattempo Samsung può essere contenta delle vendite del Galaxy S, già 200 mila in 10 giorni di vendite in Sud Corea. E non c'è Nexus One che tenga...

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a cura di Manolo De Agostini

Samsung sta lavorando su Galaxy i9200, nome in codice del successore del Galaxy S da poco arrivato sul mercato. Atteso nei primi mesi del 2011, questo prodotto dovrebbe avere uno schermo Super AMOLED da 4,3 pollici (720 x 1280 pixel), processore da 2 GHz,  1GB di RAM, 4 GB di ROM, 32 GB per l'archiviazione, slot microSD (fino a 32 GB) e videocamera da 8 megapixel che riprende video a 1080p. Un mostro, ma non è finita.

Oltre all'A-GPS, al giroscopio, al sensore di prossimità, luce ambientale e all'accelerometro, Galaxy i9200 avrà supporto Wi-Fi n, Bluetooth  3.0, jack audio da 3,5 mm, e come sistema operativo Android 3.0 Gingerbread.

Samsung i9200, l'immagine che circola in Rete

Il prezzo? Sbloccato circa 800 dollari, ma sarà certamente venduto anche in abbinamento a piani tariffari. Per ora questa è solo un'indiscrezione, nulla di confermato da parte dell'azienda. Speriamo di saperne presto di più.

Nel frattempo, rimanendo ai giorni nostri, registriamo la buona partenza per il Samsung Galaxy S in Sud Corea: in 10 giorni sono stati venduti 200 mila dispositivi. La stampa del paese asiatico raffronta il dato con quello dell'iPhone 3GS, che in Sud Corea ha venduto 800 mila unità in otto mesi. Samsung ha quindi tutti i motivi per essere felice, anche se bisognerà vedere come verrà accolto iPhone 4.

A ogni modo Galaxy S è un prodotto che conquista per potenza, oltre che per praticità. Molto presto sarà aggiornato alla versione 2.2 di Android. In rete c'è già chi ne ha testato le prestazioni mettendolo a confronto di un Nexus One con Quake 3.

Galaxy S si "vanta" di riprodurre 90 milioni di triangoli al secondo, contro i 22 milioni del Nexus One. Dati inconfutabilmente diversi, ma all'atto pratico che succede? Guardate i seguenti video, che parlano da soli: