Il prossimo Samsung Galaxy S10 potrebbe essere dotato di un sensore biometrico per le impronte digitali a ultrasuoni, posto sotto la superficie del display? Non possiamo saperlo con certezza, ma in questi giorni un brevetto dell'azienda sudcoreana che illustra proprio il funzionamento di una soluzione del genere, è stato pubblicato dall'ufficio brevetti degli Stati Uniti, dove era stato depositato lo scorso 22 gennaio.
In realtà, a leggere i dettagli riportati nel brevetto, secondo Samsung la tecnologia illustrata sarebbe particolarmente flessibile, perché potrebbe essere utilizzata oltre che sotto al display anche sul retro o sotto dei tasti. Insomma il concetto è che l'adozione di un sensore ad ultrasuoni consentirebbe di eliminare l'area a vista utilizzata attualmente facendola sparire sotto la scocca o lo schermo.
La cosa interessante inoltre è che la tecnologia illustrata da Samsung offrirebbe anche un'area molto ampia - nelle immagini appare grande circa un terzo del display. Insomma anche l'usabilità e l'ergonomia ne guadagnerebbero, perché l'utente non sarebbe più costretto a poggiare il dito su una precisa superficie di dimensioni assai limitate.
Come ben sappiamo comunque non tutti i brevetti vedono la luce all'interno di prodotti commercializzati, ma in questo caso non mancano voci di corridoio sulla possibile integrazione di un sensore di questo tipo sul futuro Galaxy S10. Le aspettative del resto sono molto alte riguardo al nuovo smartphone top gamma che Samsung dovrebbe presumibilmente rivelare al prossimo CES di Las Vegas che si terrà a gennaio 2019. Tra le voci più rilevanti infatti si parla di tre varianti di schermo (5,8, 6,1 e 6,4 pollici), utilizzo del nuovo SoC proprietario Exynos 9820 con GPU a 7 nm, adozione di ben 5 fotocamere, tre posteriori e due anteriori, e adozione di una tecnologia di scansione del volto 3D. In autunno comunque sicuramente ne sapremo di più.
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