Samsung Galaxy Watch lancia la sfida ad Apple iWatch

Samsung ha confermato di essere al lavoro su un orologio da polso intelligente. Il Galaxy Watch si propone così come il primo sfidante dell'iWatch di Apple. Chi arriverà prima e riuscirà a catalizzare l'attenzione del pubblico?

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a cura di Manolo De Agostini

Samsung sta realizzando un "orologio da polso intelligente". Il Galaxy Watch, questo il nome che ci viene in mente per questo ipotetico prodotto, potrebbe scontrarsi con il presunto iWatch di Apple.

"Stiamo preparando un orologio da tanto tempo", ha dichiarato Lee Young Hee, vicepresidente esecutivo della divisione mobile di Samsung a Bloomberg. "Stiamo lavorando molto duramente per essere pronti. Stiamo preparando i prodotti per il futuro e l'orologio è sicuramente tra questi".

Lee non ha svelato quali caratteristiche avrà questo accessorio, quanto dovrebbe costare o la data in cui sarà disponibile. Quel che sappiamo che è il settore della tecnologia indossabile caratterizzerà profondamente il nostro futuro.

Tra orologi intelligenti in grado di lavorare insieme a smartphone e tablet, fino ad arrivare a occhiali capaci di trasformarsi in visori, l'odierna lotta tra i produttori del mondo mobile è destinata valicare i confini attuali, entrando in territori inesplorati.

Secondo voci Apple ha 100 designer al lavoro su un dispositivo da polso con funzioni simili a quelle di iPhone e iPad. Tutta la Silicon Valley e il sud-est asiatico sono in fermento, ma non è ancora chiaro chi farà la prima mossa. Giocare d'anticipo ha sempre portato bene all'azienda guidata da Tim Cook, almeno con iPhone e iPad, ma per catalizzare l'attenzione il prodotto dovrà creare nei consumatori un nuovo bisogno che prima non pensavano di avere.

E oltre ad aprire nuove possibilità di guadagno, questi dispositivi che faranno dell'interconnessione il loro punto di forza traineranno ulteriormente le vendite di smartphone e tablet. Si creerà così un circolo vizioso, a cui sottrarsi sarà molto difficile, a meno di non essere integerrimi.

Di fatto chi ha uno smartphone, molto probabilmente dopo poco acquista anche un tablet, e sarà così anche per gli altri dispositivi che realizzeranno i grandi produttori. Da Homo sapiens sapiens a Homo technologicus il passo è breve.