Samsung, Google e Qualcomm si uniscono per creare una piattaforma di Realtà Mista

Samsung, Google e Qualcomm, durante il Samsung Galaxy Unpacked, hanno annunciato una collaborazione per lo sviluppo della Realtà Mista.

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a cura di Silvio Colombini

Samsung, Google e Qualcomm hanno unito le forze con lo scopo di mettere in campo una piattaforma di realtà mista, ovvero un “luogo” dove Realtà Virtuale e Realtà Aumentata si possono fondere in modo armonioso.

Ad annunciare la nuova collaborazione sono stati proprio i dirigenti delle tre grandi aziende TM Roh (Samsung), Cristiano Amon (Qualcomm) e Hiroshi Lockheimer (Google) nel corso dell’ultimo Samsung Galaxy Unpacked. Tuttavia l’annuncio si è, purtroppo, limitato solo a far conoscere al mondo questa nuova partnership, dato che nessun dispositivo, neanche allo stadio di prototipo, è stato mostrato ai presenti. A tal proposito Amon ha affermato:

"Stiamo lavorando per creare una nuova era di esperienze digitali altamente coinvolgenti che offuschino il confine tra il nostro mondo fisico e quello digitale. Con la nostra tecnologia Snapdragon XR, gli straordinari prodotti Samsung e le esperienze di Google, abbiamo le basi per trasformare questa opportunità in realtà".

Diversi esperti del settore hanno visto in questa collaborazione una risposta alle recenti attività di Meta e Apple, per evitare così di restare indietro in questa gara: per quanto riguarda Meta sono ormai anni che la società a capo di Facebook sta investendo nel metaverso e nella creazione di esperienze immersive; Apple invece non ha ufficialmente presentato nulla al riguardo, ma numerose voci suggeriscono che la società di Cupertino sia prossima a lanciare un proprio visore per la realtà mista.

La conferma che l’attuale progetto sia, almeno per ora, solo allo stadio dichiarativo arriva dallo stesso Roh che in un’intervista rilasciata a CNET ha detto:

"Ogni player assumerà la leadership nel proprio settore, e poi lavoreremo a stretto contatto tra le diverse categorie".

Per Samsung e Google non è la prima volta che si tenta di esplorare il mondo della realtà mista. La società sudcoreana aveva già lanciato il proprio progetto Oculus, relativo alla creazione di visori VR, poi abbandonato. Google invece, nel 2016, aveva dato vita al progetto Daydream VR e, due anni prima, a Project Tango, un unione di hardware e software per la scansione di spazi 3D: entrambi vennero poi chiusi nel 2019.

Inutile dire che siamo curiosi di vedere cosa, e quando, le tre società coinvolte saranno in grado di offrire negli anni a venire :la natura, e la grandezza, delle rispettive realtà fa legittimamente sperare che si possa vedere qualcosa che, perdonate il gioco di parole, potrebbe cambiare la realtà come la conosciamo.