Samsung, lo smartwatch ci riconoscerà dal sistema venoso

Presto i nuovi smartwatch Samsung potrebbero integrare una funzione davvero interessante, un sensore a infrarossi in grado di riconoscere l'utente dal sistema venoso del dorso della mano. Il brevetto è stato registrato in questi giorni e potrebbe essere impiegato presto.

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a cura di Alessandro Crea

Presto i nuovi smartwatch Samsung potrebbero avere un asso nella manica: una nuova tecnologia che consente il riconoscimento dell'utente tramite la scansione a infrarossi del sistema venoso sul dorso della mano.

Il brevetto è emerso solo in questi giorni ma è stato depositato a luglio dello scorso anno presso l'USPTO, l'ufficio brevetti statunitense. In pratica un particolare sensore a infrarossi dovrebbe effettuare una prima scansione del sistema venoso dell'utente per rilevarne la struttura a cui comparare poi tutte le future immagini.

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Come le impronte digitali, anche il sistema venoso delle mani è infatti unico e in grado di identificare univocamente l'utente.

Ma al di là dell'innovazione in sé, a colpire è la portata della tecnologia, che potrebbe sostituire diverse soluzioni di autenticazione, non soltanto per quanto riguarda il semplice log-in al proprio smartphone, ma anche per i pagamenti online, l'apertura e forse anche l'avvio della propria automobile e l'ingresso in casa propria o nella camera d'albergo prenotata.

Nel testo che accompagna il brevetto si legge: "dispositivo indossabile che comprende: un sensore configurato per catturare l'immagine del sistema venoso dell'utente e un processore configurato per: controllare il sensore per catturare l'immagine del sistema nervoso dell'utente che indossa il dispositivo, in risposta a una funzione o applicazione selezionata dall'utente stesso; identificare l'utente paragonando l'immagine catturata del sistema venoso con almeno una di quelle registrate e, in risposta all'aver determinato che l'utente identificato è autorizzato all'esecuzione della funzione o dell'applicazione selezionata, eseguire la funzione o l'applicazione".

Ovviamente il brevetto non ci può dire se e quando questa tecnologia vedrà la luce, ma se si rivelerà affidabile sembra destinata ad un sicuro successo.