Samsung Z con Tizen rimandato, per sfondare servono app

Da tempo Samsung prova a realizzare smartphone con sistema operativo Tizen, in modo da rendersi meno dipendente da Android. Ogni volta il tentativo naufraga. Il Samsung Z non arriverà in Russia nei tempi previsti.

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a cura di Manolo De Agostini

Ormai sembrava tutto pronto per il debutto nel settore mobile di Tizen. Il rampollo di casa Samsung doveva mettere piede in terra russa nel corso di questo trimestre, nelle forme ben note del Samsung Z, ma ciò non accadrà. Niente danze tradizionali e fiumi di vodka a bagnare l'arrivo dello smartphone, ma solo un'amara verità: Tizen non è pronto e il Samsung Z può tornare in soffitta.

Ad ammetterlo la stessa azienda sudcoreana, che con una breve dichiarazione ha annunciato che la necessità di "migliorare ulteriormente l'ecosistema" ha spostato il debutto a data da destinarsi. In poche parole Samsung si è accorta di avere poche applicazioni, meno di quante se ne sarebbe aspettate per il debutto, e ha preferito bloccare tutto piuttosto che subire un'accoglienza poco lusinghiera.

Samsung lavora su Tizen ormai da anni, e se il debutto nel settore delle fotocamere e nel nascente mondo degli smartwatch sembra essere filato abbastanza liscio, non si può certo dire lo stesso dell'arrivo nel segmento degli smartphone. Non è la prima volta che i prodotti Tizen vengono rimandati, ma con l'annuncio del Samsung Z sembrava fatta.

Certo, sarebbe stato impensabile attendersi un numero di applicazioni simile a quello della concorrenza, ma evidentemente non è stato raggiunto nemmeno il quorum. Il sogno dell'azienda di provare a rendersi meno dipendente da Android creando un ecosistema tutto suo sembra ogni volta naufragare miseramente.

Adesso è il momento delle decisioni difficili. Serrare le fila per cercare di migliorare l'ecosistema, avvicinando gli sviluppatori con nuove iniziative e sussidi diretti oppure cancellare il prodotto e probabilmente chiudere per sempre un capitolo, ammettere la sconfitta e rimanere con Android, che poi è sempre un bel vivere. Cosa farà Samsung? Ai posteri l'ardua sentenza.