Signal raggiunge i 50 milioni di download, WhatsApp vacilla?

Signal scala le classifiche degli store di tutto il mondo dopo le polemiche sollevate a WhatsApp con le novità che verranno apportate sulla piattaforma di messaggistica.

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a cura di Raffaele Casola

I nuovi termini di servizio e l'informativa sulla privacy imposti da WhatsApp hanno fatto si che molti utenti propendessero per l'utilizzo di altri servizi di messaggistica alternativi, ritenuti più sicuri. Tra gli store c'è sicuramente l'imbarazzo della scelta, sono infatti presenti tantissime alternative in grado si svolgere più o meno gli stessi compiti, ma allo stato attuale Telegram e Signal rappresentano i due servizi più utilizzati al mondo. Se da una parte Telegram ha fatto registrare il record di 25 milioni di download in appena tre giorni, Signal è ora riuscita a superare la soglia dei 50 milioni attraverso il Google Play Store.

Per chi ancora non lo conoscesse, Signal è un servizio di messaggistica istantanea, basata su un software open-source e che consente di chattare con altri utenti, effettuare chiamate sia video che audio, anche di gruppo e persino di inviare messaggi con una durata temporale. Oltre che per l'alto numero di download, Signal è sulla bocca di tutti negli ultimi giorni in quanto è stata consigliata attraverso alcuni tweet da Edward Snowden, ex consulente della NSA e noto whistleblower e da Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X, invitando i milioni di follower ad utilizzare Signal.

Rispetto ai servizi come WhatsApp e Facebook Messenger, Signal non raccoglie metadati che possono essere ricollegati all'utente e crittografa anche tutti i tipi di comunicazione, che siano chiamate vocali, videochiamate o messaggi. L'app è dunque riuscita a scalare in fretta le classifiche degli app store di tutto il mondo e non è un caso che il boom sia avvenuto proprio nei giorni successivi alla nuova politica introdotta da WhatsApp. Solo nella giornata di domenica 10 gennaio circa 810.000 utenti di tutto il mondo hanno installato Signal, secondo quanto comunicato dalla società di ricerca Apptopia.

Le nuove condizioni di WhatsApp alla quale sarà necessario aderire obbligatoriamente entro l'8 febbraio se si vorrà continuare ad usufruire del servizio chiariscono esclusivamente quali sono i dati che le aziende appartenenti al gruppo Facebook condividono tra loro mentre non è stata prevista alcuna modifica alla modalità di condivisione degli stessi all'interno del territorio europeo, in quanto protetta dalle normative vigenti nell'Unione Europea. Nonostante ciò, molti utenti hanno deciso di scaricare altre app di messaggistica alternative in vista della data decisa da WhatsApp.

Per tenere il passo con le aspettative degli utenti che arrivano da altre piattaforme, il servizio di messaggistica crittografata sta lavorando pesantemente per espandere il suo parco di funzionalità. Recentemente è stato aumentato il limite delle chiamate di gruppo passandolo da cinque ad otto ed a breve potrebbero arrivare nuove possibilità come poter aggiungere gli sfondi alle chat e gli adesivi nel corso di una conversazione.

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