Con le vongole ci si fanno gli spaghetti, degli antipasti sfiziosi o, se siete in vena di cucina internazionale, una zuppa. Ma se siete scienziati o inventori allora la natura è qualcosa da imitare, anche nel caso del di questo delizioso mollusco.
Se poi si tratta della vongola gigante, allora le risorse per la ricerca scientifica sono parecchie. Può arrivare circa mezzo metro di grandezza e ha proprietà peculiari che potrebbero finire sul nostro smartphone o sui nostri tetti. Sì perché le cellule iridescenti della Tridacna (iridociti) possono assumere diversi colori, e riescono ad assorbire e convogliare la luce all'interno in modo molto efficiente. Dopodiché un'alga simbiotica, che vive all'interno della Tridacna stessa, trasforma quella luce in energia. E il surplus energetico è ciò che mantiene viva la Tridacna.
Un meccanismo virtuoso che ha richiamato l'interesse di alcuni fisici specializzati in ottica. Hanno studiato in particolare la Tridacna Maxima e la Tridacna Derasa, scoprendo che queste specie generano il bianco mischiando diversi colori, i modo simile a come fanno gli schermi unendo pixel rossi, verdi e blu. Gli iridociti di questi animali contengono piccole strutture che riflettono la luce in modo diverso e creano i diversi colori, e possono assumere diversi colori a seconda della necessità.
L'aspetto interessante è che gli effetti luminescenti sono possibili senza una fonte di luce dedicata – anzi la luce esterna viene assorbita e trasformata in energia. Comprendere e replicare questo meccanismo potrebbe permetterci di creare "smartphone, tablet e schermi televisivi che usano meno energia e affaticano meno gli occhi", ha commentato Amitabh Ghoshal dell'Università della California.
Lo studio delle vongole giganti, inoltre, secondo Ghoshal potrebbe portare anche allo sviluppo di cellule solari più efficienti, che potrebbero produrre più energia elettrica a parità di superficie – quindi il nostro tetto potrebbe bastare per alimentare l'intera casa, mentre oggi non è così.
Siamo ancora lontani da un'applicazione pratica di questa teoria, e di certo le capacità delle vongole gitanti non finiranno presto nei nostri smartphone. Ciò nonostante, dopo questa notizia non potremo più guardare questi animali con gli stessi occhi. Ve ne ricorderete la prossima volta che ordinerete un piatto di spaghetti alle vongole, o quando vorrete preparavi in casa qualche manicaretto ai frutti di mare?