Smartphone Android, nuove regole ferree imposte da Google

Google ha presentato l'ultima edizione dell'Android Compatibility Definition, fissando alcune regole a cui i produttori di dispositivi devono sottostare per garantire interoperabilità e un'esperienza uniforme.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Google vuole rendere l'esperienza con Android più uniforme e coerente. Per questo motivo l'azienda ha recentemente pubblicato una nuova versione del documento "Android Compatibility Definition", nel quale espone le regole che i produttori Android devono - o dovrebbero - seguire.

Nel nuovo documento si parla ad esempio di ricarica rapida. Google "raccomanda caldamente" che i produttori di dispositivi non spingano standard proprietari, come Quick Charge 3.0 di Qualcomm. L'obiettivo dell'azienda non è quello di fare un dispetto a Qualcomm, bensì garantire l'interoperabilità tra tecnologie e caricabatteria. D'altronde con l'affermazione di USB C come connettore di ricarica e scambio dati, le richieste di Google sembrano più che naturali.

google nougat

Nel documento si parla anche di Android Extensions. Secondo i colleghi di Arstechnica si tratterebbe di un sistema tramite il quale Google vorrebbe spingere API direttamente dall'Android Open Source Project. In poche parole un sistema simile a quello con cui l'azienda aggiorna i Google Play Services, senza passare tramite il lungo processo di aggiornamento di Android.

L'obiettivo sarebbe quindi quello di portare più novità sul sistema operativo senza dover sottostare al normale processo di update, spesso rallentanto da operatori e produttori.

La casa di Mountain View punta inoltre a espandere l'uso della modalità multi finestra, che è arrivata con Nougat ma che alcuni produttori - Samsung e LG, per citarne alcuni - avevano già spinto in precedenza in modo proprietario. Nel documento Google richiede che tutti i produttori seguano l'approccio presentato con l'ultima versione di Android.

Tutti i produttori devono poi implementare un qualche tipo di blocco delle chiamate, tra cui uno strumento per consentirvi di gestire quali chiamate sono state bloccate. Infine, il documento conferma che Nougat non richiede un chip compatibile con le API Vulkan per funzionare.

Huawei P9 Huawei P9