Smartphone HTC con processori proprietari dal 2013

HTC si appresta a tradire lo storico fornitore Qualcomm progettando con ST-Ericsson una nuova linea di processori per i suoi futuri smartphone di fascia bassa. La mossa è inaspettata e potrebbe preludere a novità anche nel settore OS.

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a cura di Dario D'Elia

HTC grazie a un accordo con ST-Ericsson dal 2013 inizierà a disporre di processori proprietari per il mercato mobile. Secondo la testata ChinaTimes l'obiettivo iniziale sarà quello di fare a meno delle forniture Qualcomm per confezionare smartphone di fascia bassa competitivi. Per HTC si tratta di una grande sfida, anche perché è sempre più difficile abbassare i costi e incrementare i margini sui terminali entry-level. Da rilevare che i concorrenti Apple, Samsung e Huawei si affidano da tempo a questa strategia ma solo per i dispositivi di fascia alta. 

Il salto nel vuoto di HTC

Nello specifico la mossa appare un po' avventata anche decidendo di puntare sull'economica piattaforma Android. Forse il margine potrebbe essere al rialzo in presenza di un OS proprietario, di cui si parla da lungo tempo ma che nessuno ha ancora visto.

La collaborazione con ST-Ericsson però promette bene: a settembre il rilascio in Cina del nuovo HTC Sensation Z710t, basato su SoC ST-Ericsson NovaThor, sembra aver soddisfatto ogni aspettativa. Insomma, quel che conta è trovare un'alternativa a Qualcomm che con la prima serie di smartphone Sensation sembra aver fornito hardware sottotono. I rapporti si sono praticamente un po' logorati, soprattutto da quando il colosso coreano ha deciso di puntare sui SoC Tegra 3 di Nvidia per il suo smartphone quad-core One X.

Difficile comunque prevedere se nel 2013 i nuovi smartphone saranno previsti anche per il mercato Occidentale. Più probabile che inizialmente lo sbarco si concretizzi in Cina e a fronte di una buona accoglienza diffondersi poi negli altri mercati.