Il primo smartphone di Samsung basato su sistema operativo Tizen ha deciso di farsi attendere più del previsto. Stando a quanto riportato da alcuni siti asiatici il terminale non sarà presentato nella prima metà di agosto (tempo fa si parlava addirittura di giugno), ma debutterà probabilmente due mesi più tardi per poi arrivare sul mercato entro fine anno. Non è da escludere tuttavia un'apparizione all'IFA di Berlino di settembre, dove però si attende il debutto del Galaxy Note III.
Sembra che a causa questo ritardo vi siano due aspetti di non poco conto: da una parte gli accordi con gli operatori, ancora in via di definizione, dall'altra la maturità dell'app store, non ancora soddisfacente. Presentarsi sul mercato con poche applicazioni equivale a un debutto in sordina e a un probabile flop - e questo Samsung lo sa bene.
A quanto pare il terminale è destinato a debuttare parallelamente a quello che - per ora - si presenta come il primo tablet Tizen, un 10 pollici Full HD che dovrebbe esordire in Giappone verso la fine di ottobre. Chissà invece quando lo vedremo sugli ultrabook, come il prototipo visto non molto tempo fa.
Ed è proprio l'Asia il territorio in cui questo sistema operativo potrebbe trovare inizialmente il terreno fertile per crescere. Questo è almeno ciò che ha affermato a inizio giugno l'analista Joshua Flood di ABI Research, il quale vede in Oriente la volontà degli operatori di cercare un'alternativa al duopolio di iOS e Android. E perché non Windows Phone? Semplice, perché non è open source.
Per quanto concerne le caratteristiche dello smartphone non si hanno dettagli, ma si vocifera l'uso di un SoC Exynos 4412 - l'unico processore compatibile con Tizen al momento. Da stabilire inoltre che ne sarà di "Obsidian", l'interfaccia per Tizen che sta sviluppando Intel: sarà preinstallata? Opzionale? Oppure finirà solo sui dispositivi Tizen con chip Intel? Chissà. In attesa di saperne di più la domanda rimane sempre la stessa: c'è posto per un altro sistema operativo?