Quando, nell'ormai lontano 2007, Steve Jobs ha alzato il sipario sulla prima generazione di iPhone, è partita una vera e propria rivoluzione. Da quell'anno in poi gli smartphone hanno letteralmente invaso la nostra vita, imponendosi come un vero e proprio fenomeno di costume. Un successo planetario che ha inevitabilmente mietuto vittime nella propria evoluzione.
L'agenzia di marketing Secret Key, in collaborazione con Minimegaprint, ha realizzato un'infografica che riassume gli aspetti maggiormente significativi, da un punto di vista economico, di questa rivoluzione operata dagli smartphone.
La prima considerazione è inevitabilmente legata alle funzionalità che sono state accentrate negli smartphone, ma che prima erano svolte da prodotti specifici. Pensiamo ai lettori musicali, alle calcolatrici, alle macchine fotografiche, alle radio, ai navigatori satellitari, solo per fare qualche esempio.
Oggi esiste un'applicazione per ognuna delle funzionalità svolte da questi dispositivi, e molti di più. Certo, gli smartphone non sono in grado di sostituire una reflex o una videocamera professionale, ma hanno certamente dato una spallata importante al mercato delle fotocamere compatte.
Tutto ruota attorno all'imediatezza ed alla comodità di avere più funzionalità racchiuse in un unico prodotto, peraltro comodamente trasportabile. In tal senso, nell'infografica di Secret Key, si specifica come, acquistando uno smartphone, possiamo compiere azioni per le quali, anni fa, sarebbe stato necessario avere attrezzatura per un peso pari a 70 Kg (contro i 150 grammi in media dei moderni telefoni cellulari). Un paragone che fa senza dubbio riflettere.
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L'infografica di Secret Key ha anche cercato di calcolare, sommariamente, i soldi che sarebbero stati necessari, anni fa, per tutta questa attrezzatura. Si parla di 4.700 euro contro uno smartphone di fascia alta da 800 euro. Difficile, in tal senso, poter avere una stima precisa, ma anche in questo caso si tratta di una differenza per certi versi impressionante.
Ovviamente, tutto questo ha avuto importanti ripercussioni in ambito aziendale. Ci sono tantissime aziende che hanno sofferto il successo travolgente degli smartphone, per i più svariati motivi. Pensiamo a TomTom, società olandese specializzata nei sistemi di navigazione satellitare che, dal 2007 al 2011, ha visto il proprio titolo in borsa crollare del 96%.
Ancora più significativi i casi di Nokia e Blackberry, entrambi colossi della telefonia prima dell'avvento degli smartphone, che però non hanno saputo adeguarsi in tempo al cambiamento. La storia degli ultimi anni dell'azienda finlandese è nota a tutti, così come quella della società canadese. Entrambe stanno cercando oggi di risollevarsi, dopo però aver accumulato un enorme gap rispetto a quelli che attualmente sono i leader del mercato.
La vera portata rivoluzionaria degli smartphone però è stata quella di aver investito una serie di settori che, fino al loro avvento, avevano poco a che fare con la telefonia. Dalla fruizione della musica a quella dei film, passando per il mondo della televisione, dell'informazione, dello sport, solo per citarne alcuni.
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Pensiamo ai dati auditel di una trasmissione televisiva che, fino a qualche anno fa, rappresentavano il parametro principale per valutarne l'eventuale successo, e che oggi devono necessariamente essere accompagnati dai numeri sui social e da quelli relativi allo streaming mediante le app delle varie emittenti.
È la cannibalizzazione operata dagli smartphone, che nei prossimi anni potrebbe facilmente arricchirsi di nuovi settori con l'esplosione dell'Internet of Things e di tutte le conseguenze, in termini pratici, che essa porterà nella vita quotidiana di tutti quanti noi.
A questo link l'infografica completa realizzata da Minimegaprint e Secret Key.
Xperia XZ Premium, attuale top di gamma targato Sony, è l'unico smartphone al mondo a poter registrare video in Slow-Motion a 960 FPS.