Snapdragon 730, 730G e 665 su AnTuTu: chi fa bene e chi fa male

Lo Snapdragon 665 di Qualcomm fa peggio dello Snapdragon 660. Ottimi invece i risultati di Snapdragon 730 e 730G con processo produttivo a 8nm.

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a cura di Lucia Massaro

Nella giornata di ieri, vi abbiamo parlato dei nuovi processori targati Qualcomm per gli smartphone di fascia media e alta. Stiamo parlando dello Snapdragon 665, 730 e 730G. Quest’ultimo è il primo SoC pensato appositamente per gli smartphone gaming. Oggi, le tre piattaforme hanno fatto il loro passaggio su AnTuTu, la nota piattaforma di benchmark, che li ha messi a confronto con i predecessori Snapdragon 660, Snapdragon 670 e Snapdragon 710.

Prima di analizzare i dati, è necessario sottolineare che i processori precedenti sono stati testati rispettivamente a bordo di un Redmi Note 7, Vivo X23 e Xiaomi Mi 8 SE. Mentre, le nuove piattaforme sono state analizzate su prototipi Qualcomm in via di sviluppo. Per questo, i valori devono essere presi con le pinze e – derivando da versioni non ottimizzate – le piattaforme potrebbero non offrire il massimo delle performance.

Credit Image: AnTuTu

Tra tutti, il processore che ha deluso di più è lo Snapdragon 665 che ha ottenuto meno del suo predecessore nelle prestazioni della CPU. In questo caso, il punteggio è di 57.939 punti contro i 66.695 del 660. Anche il risultato totale (125.092) è inferiore rispetto alla generazione precedente (144.742). Un leggero miglioramento è stato riscontrato solo a livello della GPU (31.798). La fonte, però, crede che la situazione possa migliorare in futuro ma è difficile predire se riuscirà a fare meglio dello Snapdragon 660.

A fare meglio è ovviamente lo Snapdragon 730G. Il SoC ha superato sia lo Snapdragon 710 che il fratello 730 totalizzando ben 222.538 punti. Anche CPU e GPU sono prime in classifica rispettivamente con 86.915 e 66.398 punti. Lo Snapdragon 730, infine, ha fatto ugualmente bene occupando la seconda posizione con un risultato totale di 213.113 punti. Ottimi risultati che sono probabilmente merito anche del passaggio al processo produttivo a 8nm rispetto a 10nm del chip precedente.

Tuttavia, come la stessa fonte specifica “i risultati non rappresentano il massimo delle prestazioni della piattaforma” che nella sua versione finale e ottimizzata potrà essere più o meno performante rispetto a quella testata oggi da AnTuTu. Non ci resta, dunque, che attendere di vedere i primi smartphone alimentati da questi nuovi processori che arriveranno verso la metà del 2019.

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