Sony Xperia Pro-I, la fotocamera con lo smartphone attorno

Un evento tenutosi durante la notte ha visto protagonista un nuovo smartphone top di gamma che Sony chiama amichevolmente "The Camera".

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Un evento tenutosi durante la notte ha visto protagonista un nuovo smartphone top di gamma che Sony chiama amichevolmente "The Camera". Xperia Pro-I è lo smartphone costruito attorno ad un sensore fotografico gigantesco, lo stesso utilizzato in alcune fotocamere digitali del marchio giapponese, e che riposta in auge una funzione già vista su Samsung Galaxy S9.

Sony Xperia Pro-I (dove la "I" sta per "Imaging" secondo l'azienda) è realizzato con gli appassionati di fotografia ed i content creator in mente. Eredita da Xperia 1 III molte delle sue specifiche tecniche principali, come un display da 6,5" OLED 4K HDR (21:9) a 120Hz e il SoC Qualcomm Snapdragon 888.

A differire rispetto al flagship giapponese che abbiamo recentemente messo sotto la lente d'ingrandimento è però il comparto fotografico. Xperia Pro-I utilizza lo stesso sensore da 1" e 20,1MP (che viene ritagliato a 12MP in quanto utilizzare l'intero sensore avrebbe richiesto lenti decisamente più ingombranti) utilizzato nell'ottima fotocamera ponit & shoot RX100 Mark VII e, nonostante non si tratti del primo smartphone con sensore fotografico da un pollice, Sony ha corredato questo sensore di atre componenti molto interessanti.

Per cominciare le lenti sono ancora una volta realizzate in collaborazione con Zeiss e sono ricoperte dal trattamento anti-riflesso T*. Dopo di che Sony ha realizzato un otturatore ad apertura variabile che permette allo smartphone di passare dall'apertura focale di f/2.0 ad una più chiusa f/4.0, questo permette un grado di libertà aggiuntivo che solitamente agli smartphone manca. Era dai tempi di Samsung Galaxy S9 ed S9 Plus che non vedevamo un otturatore ad apertura variabile.

Il sensore principale del Pro-I ha pixel dalla dimensione di 2,4µm che lo rendono migliore in condizioni di scarsa luminosità. Può anche scattare file RAW a 12 bit e video 4K nativi a 120 fotogrammi al secondo con autofocus in grado di agganciarsi all'occhio del soggetto. Parlando di auto-focus, lo smartphone è dotato di 315 punti di fuoco che coprono il 90% dell'immagine.

Ovviamente Pro-I include anche uno dei processori d'immagine BIONZ X di Sony ed è in grado di scattare fino a 20 fotogrammi al secondo sia con l'auto-focus che con l'auto-esposizione abilitata. La velocità di lettura del sensore permette di evitare l'effetto "rolling shutter", una caratteristica che secondo Sony aiuta il Pro-I a distinguersi da altri telefoni con sensori da 1 pollice come il Mi 11 Ultra.

Ad affiancare la fotocamera principale troviamo una fotocamera grandangolare con lenti dalla lunghezza focale di 16mm e, invece dell'ottimo teleobiettivo variabile di Xperia 1 III, una fotocamera con lente dalla lunghezza focale fissa di 50mm (poco più di 2x di zoom ottico rispetto alla principale da 24mm).

Le prestazioni sono supportate da 12GB di RAM e tutte le vostre immagini o i video potranno essere salvati sulla memoria interna da 512GB o sulla scheda MicroSD opzionale fino ad 1TB. La batteria da 4500mAh non sembra adatta a supportare estensive sessioni di ripresa, ma sicuramente il comparto fotografico ha occupato molto spazio nella scocca di Pro-I e Sony non ha potuto fare diversamente. In confezione è presente però un alimentatore da 30W per la ricarica rapida.

Non manca il jack da 3,5mm per le cuffie, ancora apprezzato da moltissimi appassionati.

I pre-ordini di Xperia Pro-I apriranno il 28 di ottobre, le vendite in dicembre, ma non in Italia almeno per il momento. Nel caso foste interessati, Sony posiziona questo dispositivo nella parte alta della classifica degli smartphone dal costo esorbitante, con un cartellino del prezzo che negli USA tocca i 1.800 dollari.

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