Sony Xperia Tablet S all'IFA: primo contatto e impressioni

Primo veloce sguardo al Sony Xperia Tablet S, una prodotto con schermo da 9.4", piattaforma Tegra 3 e fotocamera da 8 megapixel.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

È un Tablet S più schiacciato, se vogliamo descriverlo in maniera banale, ma è il primo a marchio Sony Mobile. In questa notizia abbiamo riportato le caratteristiche tecniche principali del nuovo Xperia Tablet S, e per fare un veloce riassunto è un modello con schermo da 9.4", piattaforma Tegra 3, fotocamera da 8 megapixel e sarà disponibile in tre versioni da 16, 32 e 64 GB. L'accessorio principale sarà una cover con tastiera integrata - simile a quella presentata con il tablet Surface.

Ritroviamo lo stesso design del predecessore, solo, appunto, leggermente un po' schiacciato nella parte posteriore. Il design che era stato presentato come la soluzione per una migliore ergonomia, forse è stato ottimizzato o forse è stato considerato non essenziale, anche se rimane il ripiegamento in grado di spostare il baricentro e migliorare la presa. Questo è vero quando lo terrete in verticale, un po' meno quando lo terrete in orizzontale.

Rispetto al modello precedente sembra essere leggermente peggiore quando pesato sulle mani, ma è una questione troppo personale da valutare in maniera oggettiva. Dipende da come lo si impugna e da dove si è abituati a usarlo, se si poggia sulle gambe, su un ripiano, etc. Certo se con il primo Tablet S il feeling era immediato, con questo dovrete abituarvi.

Molto veloce e reattivo grazie alla piattaforma Tegra 3, rimane qualche dubbio sulla durata della batteria. Discutendo in un appuntamento con Igor Stanek di Nvidia, alla mia "lamentela" relativa al fatto che i produttori continuano a concentrarsi più sulle prestazioni che sull'autonomia, Igor ha risposto che la piattaforma Tegra 3 "è più potente della precedente e al contempo più efficiente dal punto di vista energetico".

Non mettiamo in dubbio che sia vero - lo è - ma ciò non cambia la realtà dei fatti, cioè che quando usati in maniera intensiva (per esempio per lavoro) i prodotti moderni più potenti non riescono a servirci per l'intera giornata. Siamo quindi molto curiosi di provare questo tablet e vedere se per l'adozione della piattaforma Tegra 3 sono state prese anche precauzioni per migliorare l'autonomia generale.

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Buona la qualità dello schermo, sia come risoluzione - standard, ma con una maggiore densità considerando la diagonale inferiore ai classici 10.1" - che come luminosità e angolo di visione. Non bene invece per la disponibilità di connettori ausiliari, che obbliga a usare degli accessori e adattatori esterni. Sony ha infatti usato un connettore proprietario. Non ci piacciono i connettori proprietari, come probabilmente a nessuno, ma dobbiamo riconoscere che all'interno dello stesso ecosistema non rappresentano un problema e rendono le interazioni più semplici. Alla stessa maniera Sony ha sviluppato diversi accessori funzionanti con la tecnologia NFC che, come per gli Smart Tag, permettono di attivare funzioni velocemente e, nel caso di cuffie e altoparlanti, per esempio, di collegarli al dispositivo con un semplice "tocco" tra i due.

Potremmo dire che piano piano tutti i produttori stanno seguendo le stesse orme della criticata Apple, che si ostina a voler mantenere il suo universo blindato dalle intrusioni esterne e capace di offrire il massimo dell'ergonomia solo se tutto quello con cui vorrete interagire porta una mela sul dorso. Così Sony, ma anche Panasonic, per esempio, quest'anno si concentra sul concetto di "tutto connesso". Tablet, smartphone, fotocamera, televisori ma anche lavatrici e microonde che appartengono a un solo Universo e che possono comunicare tra loro senza fili.

Con pochi tocchi potrete scattare una fotografia con la fotocamera, visualizzarla sul televisore e memorizzarla sullo smartphone. Creare questa interazione è semplice finché tutti i prodotti che vorrete usare sono pensati per lavorare assieme, e di certo i vari produttori non sviluppano un nuovo smartphone con l'intento di farlo funzionare in maniera perfetta con il televisore di un concorrente. Potrà farlo, probabilmente, ma la massima ergonomia si avrà solo con prodotti che appartengono alla stessa famiglia.

Quanti saranno disposti ad abbracciare un solo marchio? Tanti lo hanno già fatto con Apple, potrà accadere lo stesso con Sony, Samsung o Panasonic, per citarne alcuni? Di certo sappiamo che, in ogni caso, dovrete essere disposti a pagare di più rispetto a chi sceglie un prodotto in base al suo rapporto di qualità e prezzo, anziché per la sola appartenenza a un marchio.