Spotify e Waze, accordo per l’integrazione reciproca
Guidare e ascoltare musica: un binomio classico per la maggior parte degli automobilisti, soprattutto durante viaggi medi o lunghi. Due delle app più gettonate quindi solitamente sono il navigatore e il riproduttore musicale, che in tempi di streaming si leggono Waze e Spotify. Perché dunque non integrare i due servizi per offrire maggior comodità di utilizzo? È quanto devono aver pensato le due aziende e infatti chi utilizza uno smartphone Android based potrà ora seguire le indicazioni di Waze senza uscire da Spotify o, al contrario, accedere alle proprie playlist su Spotify senza abbandonare la schermata del navigatore.

L'accordo potrebbe sembrare quantomeno strano, visto che Waze è di proprietà di Google, che possiede già un proprio servizio di streaming musicale, naturale competitor di Spotify dunque. La verità però è che attualmente nessun servizio può vantare i 50 milioni di utenti di Spotify, che possono essere una ricchezza e una risorsa anche per altre aziende.
In questo accordo dunque Google potrebbe aver visto almeno due vantaggi, al di là di favorire una piattaforma competitor: sperare di conquistare una fetta di quegli utenti, portandoli a utilizzare Waze e migliorando così la precisione delle indicazioni fornite dall'app, ma anche facendogli scoprire le nuove funzioni di ride-sharing dell'app, in vista di un'espansione del servizio stesso al di fuori della cosiddetta Bay Area.

Qualsiasi sia lo scopo comunque, il vantaggio è innegabile per gli utenti che già utilizzano entrambi i servizi o per chi potrebbe trovare vantaggiosa questa unificazione. La nuova funzione arriverà tramite aggiornamento nelle prossime settimane in tutto il mondo, per il momento unicamente su piattaforma Android.