Spotify, il video streaming presto su Android e iOS

Spotify sta per attuare una piccola grande rivoluzione, almeno per i propri utenti: a partire da questa settimana infatti, prima su Android e poi su iOS, arriverà anche lo streaming video.

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a cura di Alessandro Crea

Spotify è la piattaforma di streaming musicale più utilizzata al mondo e proprio per questo nel quartier generale non si dorme sugli allori ma si pensa a come mantenere o migliorare la propria leadership, perché solo continuando a innovare si può restare sulla cresta dell'onda.

In particolare Spotify sta pensando di ampliare il proprio raggio d'azione introducendo lo streaming anche per i video. L'iniziativa è stata ufficializzata per l'app mobile: a partire da questa settimana infatti gli utenti Android riceveranno un aggiornamento che abiliterà questo tipo di contenuti, mentre su iOS bisognerà attendere fino alla fine della prossima settimana. Il rollout interesserà inizialmente gli Stati Uniti, il regno Unito, la Germania e la Svezia, gli stessi nei quali negli scorsi mesi Spotify ha testato la novità, ma se tutto andrà bene, man mano lo streaming video sarà allargato anche agli altri territori già coperti dal servizio di streaming musicale.

using spotify

Al momento non è ancora chiaro come funzionerà il nuovo servizio, ma è probabile che almeno inizialmente si tratterà di video brevi e sempre a carattere musicale.

Tra i contenuti accessibili ci saranno quelli offerti da alcuni partner dell'iniziativa come ESPN, Comedy Central, BBC, Vice Media e Maker Studios, ma alcune società come Tastemade stanno già lavorando alla realizzazione di vere e proprie serie a episodi ispirate però sempre alla musica.

Come spiegato sulle pagine del Wall Street Journal dal vicepresidente della divisione Product, Shiva Rajaraman, non è stato semplice trovare il giusto equilibrio tra i due servizi di streaming offerti: gli utenti più fedeli alla piattaforma infatti la utilizzano soprattutto per ascoltare musica e bisognava trovare un modo per inserire i nuovi contenuti senza che essi fossero giudicati eccessivamente invasivi. È probabile dunque che in un primo tempo almeno essi appariranno semplicemente sotto forma di suggerimenti quando ci sarà qualcosa di attinente a ciò che si sta ascoltando.

Spotify ovviamente dovrà pagare per i nuovi contenuti, ma il WSJ spiega che i nuovi contenuti non saranno rovinati dalle inserzioni pubblicitarie e accessibile anche dagli utenti che optano per la formula gratuita. Per l'azienda infatti si tratta di una soluzione che mira più che altro ad ampliare la propria base di utenza, mantenendo quelli che hanno scelto Spotify solo per l'ascolto musicale ma catturando al contempo nuove fette di utenti che potrebbero trovare interessante ed appetibile anche lo streaming video.