Super rivenditore Apple in bancarotta: maledetti tablet!

Bancarotta per il più grande rivenditore Apple olandese.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

iCentre, il più grande rivenditore olandese di prodotti Apple, è andato in bancarotta. I suoi 34 negozi sparsi nel paese dovranno chiudere poiché la negoziazione tra la proprietà, i creditori e i potenziali nuovi acquirenti non è andata a buon fine. Il giudice che si sta occupando della vicenda è stato costretto a riconoscere il fallimento.

La nota interessante è che si tratta di un epilogo preoccupante, almeno per gli storici rivenditori del marchio della mela. Prima dell'avvento degli Apple Store non c'era scelta. Oggi tra Apple Store e commercio elettronico qualcosa inizia a scricchiolare. Per di più, come se non bastasse, la stessa casa madre è già stata denunciata in passato per concorrenza sleale.

Si sbaracca

Nel 2011 il più grande rivenditore Apple francese, eBizcuss, denunciò di aver perso circa il 30% del volume di affari a causa delle scarse forniture di MacBook Air e iPad 2. "Le proposte fatte dai commerciali aziendali Apple hanno prezzi più bassi di quelli a cui noi compriamo i dispositivi", sosteneva ai tempi l'AD della nota catena François Prudent.

Dallo scorso autunno poi, almeno in Italia, è scomparsa anche la possibilità di attivare la garanzia Apple Care in negozio. Si fa tutto online e ci si rivolge direttamente alla casa madre.

Il colpo fatale, che oggi ha messo in ginocchio l'olandese iCentre, si chiama margine di profitto. Da quando si vendono più tablet e smartphone, che portatili e desktop, i ricavi sono in caduta libera. Nel 2011 la catena era già arrivata a soli 3 milioni di euro di profitto su 116 milioni di fatturato. Dopodiché la crisi economica ha colpito tutti e le cose sono ulteriormente peggiorate.

L'Apple Store di Amsterdam

"Abbiamo avuto solo una brutta inaspettata contrazione delle vendite", si è difeso l'AD Wouter Schortinghuis. "Abbiamo iniziato subito a ridurre la nostra forza lavoro a gennaio. Ma poi ad aprile la situazione è ulteriormente peggiorata rispetto al primo trimestre".

Non a caso IDC aveva rilevato per il mercato PC EMEA (Europe, Middle East, Africa) un crollo delle vendite del 20,2 percento rispetto all'anno scorso. Nel primo trimestre 2013 i PC distribuiti hanno raggiunto 21,8 milioni di unità, con i portatili che hanno raccolto 13,6 milioni di unità (-20,6%) e i desktop 8,3 milioni di unità (-19,6%). IDC comunque ha recentemente  ritoccato al ribasso  le stime precedenti per il 2013, parlando non più di un calo di consegne per i PC dell'1,3% rispetto al 2012, ma di una contrazione del 7,8%.

Qualcuno sostiene che i costi fissi di iCentre fossero diventati troppo alti a causa della presenza dei negozi nelle zone più attraenti (e care) del paese. Ad esempio tutti citano l'ottima posizione della filiale di Amsterdam, tra la Stazione Centrale e Grote Markt. Sarà forse questo uno dei motivi per cui Apple stessa ha preferito rimandare l'apertura del suo unico Store ufficiale della capitale all'inizio del 2012.

In ogni caso oggi l'unica possibilità di sopravvivere per i negozi di iCentre è che vengano acquistati dalla concorrente Dixon (Gruppo BAS), ma sarà difficile. Chissà come se la stanno passando i rivenditori italiani: l'ultima volta che li abbiamo contattati ci sono parsi piuttosto irritati.