Surface Pro è caro come un ultrabook ma consuma il doppio

Surface Pro da 64 GB costerà da 899 a 999 dollari, tastiera esclusa. Ai prezzi salati si unisce un'autonomia fra le quattro e le cinque ore. Il tablet di fascia alta di Microsoft perde il suo fascino.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Surface Pro arriverà a gennaio. La versione da 64 GB costerà 899 dollari, quella da 128 GB arriverà a 999 dollari. La configurazione si basa su un processore Core i5 e su un display touchscreen ClearType da 10,6 pollici. In bundle ci sarà solo la penna stilo, mente la copertura esterna con tastiera integrata - identica a quella del Surface RT - sarà opzionale a 120 o 130 dollari a seconda del modello.

Esteticamente Surface Pro è simile a Surface RT, da cui eredita il rivestimento realizzato con processo produttivo VaporMg.  La differenza fra Surface RT e Surface Pro è la presenza in quest'ultimo del sistema operativo Windows 8, che consente di fatto di eseguire qualsiasi applicazione in uso sui computer tradizionali. Da notare inoltre che lo schermo (delle stesse dimensioni) visualizza la risoluzione nativa Full HD da 1920 x 1080 pixel al posto di quella di 1366 x 768 punti del modello RT.

Surface Pro

La dotazione include la grafica integrata HD Graphics 4000 e 4 GB di memoria RAM. La connettività prevede una porta USB 3.0 e una Mini DisplayPort, che permette di visualizzare le immagini su uno schermo esterno alla risoluzione massima di 2560 x 1440 pixel. La versione Pro è inoltre più pesante e ingombrante di Surface RT: pesa 902 grammi e ha uno spessore di 1,4 centimetri, contro i 9 millimetri di Surface RT, che pesa 680 grammi. 

Oltre al prezzo, la seconda notizia pessima riguarda l'autonomia che è circa la metà di quella di Surface RT. Secondo le misurazioni di Engadget il prodotto in versione RT sta acceso per nove ore, il che significa che non si potrà lavorare con Surface Pro lontano dalla presa di corrente per più di quattro ore e mezzo.

Un calcolo approssimativo si può fare anche prendendo a titolo di paragone l'autonomia di un ultrabook con una configurazione simile e una batteria più o meno della stessa capienza, come per esempio lo Spectre XT. Ha un processore Core i5, grafica integrata, 3 GB di memoria e SSD da 128 GB, oltre a una batteria da 45 Wh. Surface Pro ha in dotazione una batteria un po' meno capiente (42 Wh), ma ha uno schermo più piccolo. L'autonomia che abbiamo registrato con applicazioni di produttività generale è di 2 ore e 29 minuti, mentre la riproduzione di contenuti DivX si è protratta per 4 ore e 39 minuti. L'autonomia minima che si registra con attività particolarmente stressanti è invece inferiore alle due ore.

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Non è da escludere l'eventualità che Microsoft abbia messo a punto sistemi di risparmio energetico particolarmente efficienti che facciano lievitare i tempi: dovremo aspettare i primi test a gennaio per capirlo.

L'arrivo di Surface Pro era stato anticipato in concomitanza dell'annuncio ufficiale della versione RT, rispetto a cui ci si aspettava un prezzo più alto. Il listino ufficiale lascia comunque di stucco: Surface Pro costa quanto un ultrabook, se non di più tenendo conto degli accessori opzionali indispensabili per la produttività, come per esempio la tastiera. Inoltre ha un'autonomia limitata e uno schermo più piccolo dei sistemi tradizionali.

A questo punto viene da chiedersi se veramente valga la pena prendere in considerazione questa soluzione al posto dei sistemi tradizionali. Che dire poi delle previsioni degli analisti secondo cui i tablet grazie a Windows 8 prenderanno il posto dei PC: se queste sono le quotazioni dei sistemi di ultima generazione con Windows 8 difficilmente ci sarà la fila davanti ai negozi per comprarli, e anche le aziende non accoglieranno la novità con entusiasmo.

Anche perché secondo il Digitimes nemmeno il prezzo più basso sarebbe sufficiente per far andare a ruba Surface RT. Sembra infatti che Microsoft abbia dovuto dimezzare la produzione.

Spessore e peso sono superiori a quelli di Surface RT

Probabilmente saranno in molti a restare in attesa di nuovi sviluppi, e non è detto che dovranno aspettare troppo. Secondo MSNerd, di solito ben informato su Microsoft, l'azienda di Redmond starebbe già lavorando a un Surface RT2 con display da 8,6 pollici e processore Snapdragon, a un Surface Pro di seconda generazione con schermo da 11,6 pollici e architettura Temash di AMD, e a un Surface Book con display da 14,6 pollici e piattaforma Haswell.

Ovviamente l'informazione è da prendere con il beneficio d'inventario. Snapdragon potrebbe essere un'idea sensata in quanto molti ritengono la soluzione Qualcomm più potente di quella Nvidia, quindi non è da escludere che Microsoft la stia vagliando per i prodotti futuri.

Temash sembra meno probabile, dato che si tratta di un prodotto x86 a due core e 28 nanometri che non sembra la scelta migliore per rimpiazzare un Core i5. Quanto al Surface Book parrebbe un prodotto più vicino al mondo notebook che a quello tablet, che potrebbe promuovere Microsoft al ruolo di concorrente dei suoi stessi clienti anche in questo settore. Vi sembra credibile?