Tecnologia e-Ink, arrivano colori vividi come gli LCD

Grazie a nuovi materiali sviluppati da un gruppo di ricerca HP si potrebbero creare schermi e-ink con colori brillanti come quelli degli LCD, ma anche con i consumi contenuti dell'attuale carta elettronica.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un gruppo di ricerca sostenuto da HP è al lavoro su un progetto di carta elettronica con colori brillanti. La competizione con prodotti LCD, come l'Apple iPad, l'Asus EeePad o il Dell Streak, è oggi quasi impossibile, ma domani le cose potrebbero cambiare.

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Gary Gibson, che lavora presso i laboratori di Palo Alto, California, guida il progetto. L'idea alla base della sua attività è lo sviluppo di nuovi materiali luminescenti, che offrano colori più vividi anche senza retroilluminazione. La "carta elettronica" infatti si legge come quella normale, con la luce ambientale.

La tecnologia e-ink infatti usa la corrente elettrica solo per cambiare pagina: nelle versioni in bianco e nero un pixel si carica negativamente o positivamente per assumere un diverso colore. L'elettricità serve solo per modificare la carica, cioè per voltare pagina. 

I colori, ma anche il nero e il bianco, non sono però brillanti come su schermi LCD, dotati di retroilluminazione. Da qui la necessità di nuovi materiali, la cui produzione rappresenta però una grande sfida. "In natura non esistono materiali che fanno quello che vorremmo", ha infatti spiegato Gibson.

Il gruppo ha dovuto sviluppare un materiale composito per ogni colore, arrivando a far passare la luce attraverso diverse molecole colorate, per ottenere la lunghezza d'onda desiderata.

Gibson e il suo gruppo hanno sviluppato un materiale composito che può convertire la luce blu e quella verde in rosso, e quella blu in verde. Ottenere pixel luminescenti blu è ancora una sfida, e per ora la loro produzione "non è pratica" spiega Gibson. Il problema è che la luce ambientale, solare o elettrica, generalmente non contiene le lunghezze d'onda necessarie.

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Per aumentare e controllare la quantità di luce riflessa c'è un "otturatore a cristalli liquidi" sopra a ogni pixel, e specchi nella parte sottostante. Il prototipo creato sfrutta quindi uno strato aggiuntivo sotto ai pixel per ottenere il blu, che di conseguenza è il colore meno brillante e saturo.

HP, mentre Gibson perfeziona il proprio lavoro, sta già lavorando alla produzione di massa per questi materiali, con tecniche come la stampa a getto. Non solo: l'azienda è al lavoro anche su display flessibili e a basso consumo; "uno schermo flessibile e a basso consumo sarebbe il Santo Graal" ha detto l'analista Paul Semenza.

Anche l'azienda  E Ink è al lavoro su una carta elettronica a colori, che dovrebbe arrivare sul mercato entro la fine dell'anno. Basteranno queste innovazioni a mantenere vivo il mercato dei lettori digitali, o saranno semplicemente annichiliti dai tablet?