Telecom impallinata per le SIM fantasma, avanti così

Telecom Italia è stata sanzionata dal Garante della privacy per la storia delle SIM fantasma. Dovrà pagare 1,14 milioni di euro. Intanto è scattata anche la segnalazione alla Procura di Milano per valutare l'ipotesi aggiotaggio. Lo scandalo continua.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia è riuscita a mettere in imbarazzo persino il Garante della privacy per la storia delle SIM fantasma (TIM l'ha fatta grossa: 5,5 milioni di Sim fantasma). L'Authority si è vista costretta a multare l'ex monopolista di 1,14 milioni di euro per aver immesso sul mercato qualche milione di SIM TIM intestate a ignari cittadini o false identità, come riporta La Stampa. 

Macchia Nera rigrazia per le SIM fantasma

Quando la Guardia di Finanza di Vicenza ha scoperto, mentre indagava su Fastweb/Sparkle
, che le SIM circolavano negli ambienti della criminalità comune o organizzata la situazione si è mostrata in tutta la sua gravità.

Il giochino inventato da dirigenti Telecom e rivenditori è andato avanti per almeno due anni (2005 - 2007), poi sembra che l'azienda sia intervenuta in qualche modo. Il problema però è che il Garante ha dovuto effettuare una segnalazione alla Procura di Milano per valutare l'ipotesi aggiotaggio (Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a 25.822).

Già, perché le cosiddette schede fantasma hanno gonfiato i "risultati" commerciali e finanziari di TIM. Ad esempio nel 2007 gli obiettivi aziendali erano di 8 milioni di schede SIM vendute; a fine anno risulteranno 8,094 milioni ma con il 55% di intestazioni prive di documentazione obbligatoria.

"In questa vicenda siamo parte lesa e il danno grave più grave per noi è quello causato da una politica commerciale sbagliata nelle forme e negli obiettivi che ha portato i singoli a truffare l'azienda cercando scorciatoie […]", disse Franco Bernabé, AD di Telecom Italia, a gennaio.

Peccato che secondo le indagini le varie audit interne di Telecom avevano già scoperto il meccanismo nel 2007.