Telefono con Android e Firefox OS a 300 euro? Revolution!

Il Geeksphone Revolution è un telefono che può usare Android e Firefox OS insieme.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La spagnola Geeksphone ha in preparazione il Revolution, uno smartphone con due sistemi operativi: Android e Firefox OS. La società non ha praticamente diffuso alcun dettaglio sul progetto, ma la semplice idea di un prodotto simile sarà sufficiente a mandare in fibrillazione i curiosi di mezzo mondo - noi compresi.

A quanto pare comunque si tratterà di un dispositivo di fascia alta, con hardware ad alte prestazioni e - immaginiamo - dettagli curati, design rifinito e materiali di prima scelta. "Ancora una volta rivoluzioniamo il mondo della mobilità" ha commentato il cofondatore Javier Agüera, "e siamo anche convinti che riusciremo a sorprendere tutti con le alte prestazioni e il prezzo competitivo", che si ipotizza intorno ai 300 euro.

In particolare "il dispositivo si potrà ordinare con il sistema operativo Android o Mozilla, ma per gli utenti avanzati è possibile installare una ROM in Android per usare Mozilla", ha spiegato una rappresentante dell'azienda a Gigaom. Geeksphone aveva già fatto parlare di sé in passato per aver prodotto il Peak e il Keon, due tra i primissimi smartphone Firefox OS, e per aver curato la progettazione del Fairphone, che per quanto ne sappiamo è l'unico telefono al mondo equo e solidale.

La notizia è ottima per i possibili compratori ma anche per Mozilla, perché il Revolution potrebbe infatti fare da volano per la diffusione di Firefox OS. A quanto pare, comunque, Geeksphone dovrà usare il nome Boot2Gecko perché Firefox OS sembra riservato a quei produttori che hanno contratti di collaborazione con gli operatori telefonici.

E a proposito di diffusione, infine, Firefox OS è da ieri disponibile anche in Serbia, Montenegro, Ungheria e Grecia. Quattro paesi che si aggiungono a quelli dove già si può può comprare uno smartphone con questo sistema operativo tramite i canali tradizionali: sono Messico, Perù, Uruguay, Brasile, Stati Uniti, UK, Spagna, Colombia, Venezuela, Polonia e Germania. Per l'Italia c'è da pazientare.