TIM l'ha fatta grossa: 5,5 milioni di Sim fantasma

Telecom ha licenziato decine di dirigenti e un migliaio di venditori per lo scandalo delle Sim fantasma; l'azienda si sente parte lesa.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia fino al 2008 ha lasciato circolare 5,5 milioni di Sim telefoniche fuorilegge. Il dato è sconcertante, poiché la violazione del codice delle comunicazioni elettroniche riguardava la mancata identificazione degli utenti. Insomma, 1 Sim su 5 appartenente a TIM non poteva essere rintracciata.

Bernabé, AD di Telecom Italia

In pratica, migliaia di rivenditori TIM truffavano l'azienda
attivando illegalmente Sim per ricevere i premi di produzione. Ovviamente l'illecito, che pare essersi protratto dal 2007 al 4 luglio del 2008, ha visto il coinvolgimento di almeno un top manager e altri dirigenti. Nessun problema fino a quando un'indagine interna svela la truffa. "Assenza di documenti di identificazione dei clienti nell'archivio aziendale (la cui acquisizione è obbligatoria per legge) per il 55,1% delle utenze prepagate intestate nel 2007", si legge nel documento finale di Ti Audit & Compliance. Salta subito la testa del responsabile commerciale Lucio Golinelli e poi a ruota una quarantina di dirigenti, e circa mille venditori.

Intanto anche la Magistratura (26 Procure) si attiva, e in poco tempo non solo scopre che le Sim si diffondono senza controllo ma anche che la malavita ne sta approfittando. Ad esempio, un venditore del Nord-Est (Connecta Srl), spiega La Stampa, avrebbe assegnato 3577 numeri a tre soli codici fiscali…

Da allora "4,5 milioni di schede cancellate, mezzo milione alle quali è stata inibita la ricarica, un milione circa quelle regolarizzate", continua la Stampa.

"In questa vicenda siamo parte lesa e il danno grave più grave per noi è quello causato da una politica commerciale sbagliata nelle forme e negli obiettivi che ha portato i singoli a truffare l'azienda cercando scorciatoie […]", ha dichiarato Franco Bernabé, AD di Telecom Italia.