Traffico dati mobile: consumiamo 885 petabyte al mese

Il traffico di dati mobili nel 2012 ha raggiunto 885 petabyte al mese. Quest'anno si passerà all'unità di misura degli exabyte, e nel 2017 gli utenti mobili globali consumeranno oltre 11,2 EB di dati al mese.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il traffico globale di dati da dispositivi mobili è cresciuto del 70 percento nel 2012, raggiungendo 885 petabyte al mese, rispetto ai 520 petabyte del 2011. Per farsi un'idea più chiara, l'utente medio di telefonia mobile ha consumato 201 MB di dati al mese nel 2012, più del doppio dei 92 MB della media mensile del 2011.

Consumiamo 885 petabyte di dati al mese tramite i dispositivi mobili

I dati emergono dal rapporto Cisco Visual Networking Index (VNI) che include i dati relativi al traffico mobile rilevato nell'ultimo anno e le previsioni da qui al 2017. I maggiori responsabili dell'impennata di traffico sono come prevedibile gli smartphone. Nel periodo in esame hanno rappresentato solo il 18% dei cellulari in uso nel mondo, ma hanno generato il 92% del totale del traffico globale mobile. Per intenderci, un tipico smartphone ha generato un traffico dati di 342 MB al mese, ossia 50 volte maggiore rispetto al tipico telefono base, che si ferma a 6,8 MB al mese. Sempre su scala globale, il 33% di tutto il traffico dati mobile è passato tramite Wi-Fi o femtocelle. Dalle reti fisse sono transitati, nel 2012, 429 petabyte di dati del traffico mobile.

I dati che abbiamo snocciolato potrebbero sembrare tutto sommato modesti, se non fosse che sono spalmati sulla popolazione mondiale, compresi quei Paesi in cui le connessioni 3G sono ancora una rarità e la penetrazione degli smartphone è del tutto trascurabile. Per capirlo basta passare in rassegna la parte della relazione di Cisco in cui c'è la ripartizione per regione.

Le nuove frontiere del traffico dati mobile

Il tipico utente statunitense ha consumato 752 MB al mese, mentre in Europa occidentale la media mensile si abbassa a 491 MB. Per quanto riguarda l'Italia in particolare Cisco si rifà ai dati AGCOM, secondo cui il traffico mobile nel Belpaese nel terzo trimestre del 2012 è cresciuto del 32% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Le aree dei mercati emergenti sono quindi un passo indietro, anche se Cisco fa notare che il volume delle connessioni porterà entro il 2017 a un'impennata del traffico. In dettaglio, secondo il documento riassuntivo il traffico mobile a livello mondiale crescerà a un tasso annuo composto del 66% nei prossimi cinque anni. Quest'anno l'unità di misura passerà per la prima volta agli exabyte, e da qui al 2017 gli utenti mobili globali consumeranno oltre 11,2 EB di dati al mese.

Per quella data l'abbonato medio statunitense consumerà 6,2 GB di traffico mensile, distribuito su più dispositivi (compresi i tablet), l'europeo medio non supererà la metà di questo valore, mentre il consumatore medio asiatico si fermerà al di sotto dei 2 GB. 

Gli smartphone dominano la scena

Il punto è che entro il 2017 in Asia ci saranno 2,8 miliardi di persone agganciate alle reti mobili, per un totale previsto di 5,2 miliardi di dispositivi collegati. Negli Stati Uniti e Canada invece gli abbonati saranno solo 316 milioni, quindi nonostante le altissime soglie di traffico statunitensi e canadesi genereranno solo il 19% del traffico mobile mondiale, mentre all'Asia ne sarà riconosciuto circa la metà.

A generare la maggior parte del traffico ovviamente saranno i contenuti video, la cui fruizione crescerà con un tasso molto più alto rispetto a qualsiasi altro tipo di contenuto. L'ultimo dato interessante è che i dispositivi basati su Android hanno superato quelli iOS nel traffico dati generato. Un dato che a pensarci bene è scontato, visto che i prodotti Android hanno una diffusione più elevata rispetto a quelli iOS a livello globale.