Tre giganti del settore uniti per semplificare la migrazione dati tra smartphone

In Cina Oppo, Vivo e Xiaomi hanno lavorato insieme per la realizzazione di un software che semplifica la vita a chi cambia dispositivo.

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a cura di Orazio Guastella

A differenza dei dispositivi di casa Apple, il trasferimento dei dati relativi alle app di terze parti su Android è sempre stato un problema. Fino ad oggi potevamo effettuare questo tipo di trasferimento solo tra i dispositivi Pixel di Google mentre sugli altri prodotti in commercio, pur avendo un account Google, potevamo migrare solo i dati associati all'account tra uno smartphone di una determinata marca e un altro di marca diversa.

Tramite un annuncio su Weibo Xiaomi, Oppo e Vivo hanno dichiarato di aver aggiornato la loro utility dedicata al trasferimento dei dati per permettere la migrazione cross-platform dei dati riguardanti le app di terze parti, eliminando cosi la necessità di dover configurare nuovamente tutto da zero.

Attualmente questa versione aggiornata dell'utility dedicata alla migrazione sembra essere un esclusiva dei prodotti commercializzati in Cina e non sappiamo ancora se e quando arriverà sul mercato internazionale. Nonostante questa nuova funzione possa essere una feature invidiabile in occidente, vi ricordiamo che attualmente i servizi proprietari di Google come Foto o Drive sono bannati sugli smartphone degli utenti cinesi, i quali sono costretti a rinunciare ad altrettanti contenuti e funzioni, adottando metodi alternativi.

I tre produttori cinesi non sono nuovi alle collaborazioni. Già nel 2020 Oppo, Vivo e Xiaomi hanno realizzato una soluzione unificata per il file sharing, in modo da poter trasferire in modo facile i file tra i loro dispositivi. Appena un mese dopo, tali società hanno collaborato con Huawei per fondare la Global Developer Service Alliance. Questa mossa commerciale strategica ha semplificato la vita agli sviluppatori, permettendo loro di poter caricare le loro app sugli store di tutte le società affiliate contemporaneamente, eliminando una serie di difficoltà legate alle tempistiche di pubblicazione su più store.

Non ci rimane che sperare che Google possa decidere di lavorare a stretto contatto con i produttori di smartphone per riuscire a diffondere questa ennesima innovazione a tutto il mondo Android. A distanza di anni dalla nascita del sistema operativo la frammentazione delle funzioni più interessanti tra i dispositivi dei vari produttori rappresenta ancora una sfida da portare a termine.