Tutti vogliono app gratis, chi sviluppa guadagna lo stesso

Quest'anno si scaricheranno 45,6 miliardi di app mobili, di cui l'89 percento gratis e il 90 percento con prezzi inferiori a 3 dollari. Però gli sviluppatori in gamba riescono comunque a guadagnare.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Le applicazioni mobili scaricate quest'anno saranno circa 45,6 miliardi, quasi il doppio dei 25 miliardi di download nel 2011. Le app gratuite costituiscono l'89% del totale a livello globale, mentre il 90 percento delle app a pagamento ha prezzi inferiori ai 3 dollari. Gli sviluppatori però guadagno comunque sulla quantità e sugli acquisti in app, che saranno sempre di più. Questo è in sostanza quanto emerge dall'ultima ricerca di Gartner Key Trends for the Mobile Industry presentata al Gartner Symposium/ITxpo 2012.

L'89% delle app mobile scaricate è gratis

La società di ricerca prevede inoltre che entro il 2016 verranno scaricate annualmente quasi 310 miliardi di mobile app, di cui il 93% saranno gratuite. In sostanza la tendenza a preferire i contenuti gratuiti a quelli a pagamento, nonostante la pubblicità, è forte e tenderà ad aumentare ulteriormente, salvo che poi gli utenti sono disposti comunque a spendere qualche dollaro negli acquisti in-app.

Gartner reputa infatti che entro il 2016 il 41% dei guadagni degli sviluppatori proverrà proprio dagli acquisti in-app. Oggi questo tipo di spesa è contemplato solo nel 5% delle applicazioni e rappresenta complessivamente il 10% delle entrate degli sviluppatori. Gartner stima che da qui al 2016 il numero di applicazioni con IAP crescerà al 30%.

Infine, continueranno in futuro ad esserci consumatori disposti a pagare per scaricare le applicazioni, ma secondo Gartner saranno sempre meno: si stima che entro il 2016 il 96% di tutti i download di app a pagamento avrà prezzi compresi fra 99 centesimi e 2,99 dollari.

I dati così espressi potrebbero far pensare che quello degli sviluppatori sia un lavoro ingrato e poco remunerativo, in realtà le applicazioni di successo ci sono e possono anche arricchire chi le ha fatte. I prodotti di grandi aziende come TomTom, per esempio, hanno prezzi elevati ma questo non scoraggia moltissimi utenti all'acquisto, mentre gli sviluppatori più piccoli spesso devono far conto sulle grandi quantità per guadagnare. Basta un'occhiata veloce in Google Play e nell'App Store di Apple per scoprire che molte app da 3 euro hanno più di un milione di download.

A questo c'è da aggiungere il volume degli acquisti in-app, che a volte hanno creato più di un problema agli utenti ma che di fatto sono una fonte di guadagno destinata a diventare sempre più consistente. In molti casi, quindi, se l'applicazione gratuita è valida e le espansioni in-app che offre sono interessanti saranno sempre di più i consumatori disposti a spendere qualcosa per aggiudicarsele.

Passando alla piattaforma dominante, secondo la società di ricerca iOS continuerà ad essere il sistema dominante, nonostante l'incremento di app Android e la spinta che prevedibilmente Microsoft darà al suo Marketplace. Quest'anno si stima che saranno scaricate dall'App Store di Apple 21 miliardi di app. Il dato corrisponde a un aumento del 74% rispetto allo scorso anno, a fronte di una crescita generale di download di app pari all'83%.

Mobile App Store Downloads, Worldwide, 2010-2016 (Millions of Downloads)

 

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Free Downloads

22,044

40,599

73,280

119,842

188,946

287,933

Paid-for Downloads

2,893

5,018

8,142

11,853

16,430

21,672

Total Downloads

24,936

45,617

81,422

131,695

205,376

309,606

Free Downloads % 

88.4% 

89.0% 

90.0% 

91.0% 

92.0% 

93.0%

Gartner, settembre 2012

Brian Blau, direttore delle ricerche di Gartner, spiega tuttavia che la crescita del mercato delle mobile app sarà guidata da negozi di terze parti come fornitori di dispositivi, fornitori di servizi di comunicazione (CSP) e altro. Ne sono esempi Amazon, che gioca un ruolo importante con l'Amazon Appstore, e il Facebook App Center, che secondo Blau potrebbe diventare un "forte concorrente" in virtù del marchio e della posizione di leader nel social networking.

Inoltre è da notare che su piazze importanti come la Cina, dove Google Play è sostanzialmente assente, si sta sviluppando un mercato locale di negozi indipendenti di app che potrebbe avere in futuro un peso importante. In sostanza, quindi, a dare del filo da torcere a Apple probabilmente non saranno Google o Microsoft, ma i negozi alternativi.

Insomma il settore delle web app sta diventando sempre più simile ai mercati tradizionali: finiremo per trovare i prodotti ovunque, con prezzi e offerte differenti a seconda del venditore, in questo caso rigorosamente virtuale. Per Apple, Google e Microsoft sarà una brutta notizia, ma per i consumatori la prospettiva è molto interessante.