Stonature, di Roberto Buonanno

Tre mette da tempo a disposizione la TV Digitale Mobile, cioè la TV sul telefonino. Ma come funziona? Ne vale veramente la pena avere sempre una televisione nascosta nel taschino della camicia?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Stonature, di Roberto Buonanno

Le nuove società di telecomunicazioni come Tre Italia potevano sorprenderci con offerte facili da capire, passaggi trasparenti da un piano all’altro e portabilità come se piovesse. Invece no, i saggi di Tre hanno pensato che l’utenza, abituata ai soprusi di monopoli e cartelli vari potesse storcere il naso di fronte a troppa spregiudicata facilità di accesso ai servizi.

Ecco un paio di esempi recenti. Nell’era del digitale secondo voi per aggiungere un’opzione al proprio piano business Tre che ci vorrà? Un click nell’area clienti del sito, direte. O magari, per i meno avvezzi al web, una chiamata di due minuti al call center. Ebbene no, per aggiungere una miserella opzione ai piani business di Tre bisogna telefonare al call center business e sperare di trovare un operatore informato – possono servire 3-4 telefonate. Questo poi ti spedisce un pdf per email che tu devi stampare, compilare e rispedire per fax. Possiamo però consolarci guardando il calcio di Sky sul tivù fonino.

Torno a battere sull’offerta business di Tre Italia. Vedo sul Corriere della Sera la pubblicità del nuovo piano B.mail 900, con tre enormi foto di terminali, tra cui un HTC Tytn. Chiamo repentino Tre e chiedo un consulente commerciale. Perché è ovvio, abbiamo due canali hard sul telefonino ma ancora non si può cambiare un piano business con un click.

Dopo pochi giorni arriva il commerciale e gli dico "Voglio trasferire i nostri 4 profili business a B.mail 900 con HTC Tytn, grazie". Immaginate la mia faccia quando il commerciale risponde "mi spiace, gli HTC sono finiti". Ma come? Allora gli sventolo sotto al naso il quotidiano del giorno stesso, con ancora una volta ribadita la réclame a tutta pagina. Com’è possibile pubblicizzare un servizio che poi non è accessibile al cliente? Le sorprese non finiscono però. Mai domo, chiedo di passare al famoso piano B.mail 900 prendendo un qualsiasi terminale disponibile. Ma ecco un’altra novità che mi fa cascare letteralmente le braccia. "certo si può fare, ma non potete conservare il vostro numero, dovete aprire quattro utenze nuove". Chiedo chiarimenti, ma a quanto pare è proprio così. Tre Italia non effettua la portabilità del numero ai propri clienti che vogliono passare a questo nuovo piano B.mail 900.

I più scafati possono usare la vecchia tattica - concessa ma non ammessa - di aprire un nuovo contratto, raddoppiare le utenze e immediatamente disdire quelle vecchie. Sistematicamente arriva la chiamata dell’ufficio "recupero clienti in fuga" che magicamente sistema tutto, effettuando l’ambita portabilità. Un’azienda seria però non può permettersi di rischiare un’interruzione nella reperibilità, nemmeno per pochi giorni, quindi niente da fare per noi.

La vicenda si è conclusa pochi giorni fa, quando, dopo qualche settimana dal primo incontro, mi richiama il commerciale e mi dice "gli HTC sono tornati, ma ora non sono più gratis, si paga 199 euro a terminale". Insomma, quando questi PDA phone erano offerti gratuitamente, non erano disponibili. Ora che Tre impone 199 euro di contributo d’attivazione, abbondano. A voi le conclusioni, io vi lascio perché sta per iniziare la mia soap preferita. Da seguire, ovviamente, sul tivù fonino!