Ubuntu Edge, un bel sogno di una notte di mezza estate

A una decina di giorni dalla chiusura della campagna di finanziamento su Indiegogo sembra che lo smartphone Ubuntu Edge non ce la farà a raggiungere i 32 milioni richiesti per la sua produzione.

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a cura di Manolo De Agostini

Ce la farà Ubuntu Edge a vedere la luce? È una domanda più che lecita a 10 giorni dalla chiusura della campagna di finanziamento su Indiegogo con circa 22 milioni di dollari ancora da raccogliere. Dell'intrigante e ambizioso progetto di Canonical abbiamo scritto nelle scorse settimane: si tratta di uno smartphone che dovrebbe vedere la luce a maggio del 2014, ma solo se la raccolta fondi pubblica raggiungerà quota 32 milioni di dollari.

Tanti, forse troppi, visto come stanno andando le cose. Canonical nelle ultime settimane ha ritoccato la propria offerta più volte, e dagli 830 dollari iniziali minimi per assicurarsi uno dei primi 40 mila terminali realizzati si è scesi a quella che fino alla fine della campagna dovrebbe essere la quotazione definitiva: 695 dollari.

Il taglio di 135 dollari è figlio delle tante donazioni ricevute, dalla revisione dei costi produttivi e dell'ultima iniezione di liquidità fatta dalla nota azienda di news e servizi finanziari Bloomberg LP, che ha donato ben 80.000 dollari. Se la raccolta di denaro dovesse andare in porto, la software house restituirà la differenza a chi ha donato più di 695 dollari.

Canonical si aspetta che l'iniziativa di Bloomberg sia la prima di una serie che renderà più facile raggiungere l'obiettivo prefissato, ma al momento non ci sono nuove notizie e più i tempi si fanno stretti, più il sogno sfuma. Ricordiamo che il terminale immaginato da Canonical ha alcune caratteristiche molto interessanti, mentre altre sono meno intriganti. Tra i punti positivi troviamo senz'altro la CPU multi-core, i 4 GB di RAM e i 128 GB di spazio per l'archiviazione dati. Pezzo forte la possibilità di fare il dual-boot tra la versione mobile di Ubuntu e Android.

Fa storcere il naso lo schermo da 4,5 pollici (1280 x 720 pixel), seppur dotato di copertura in vetro zaffiro anti-graffio e urti, e non entusiasmano le altre caratteristiche. I gestori del sistema operativo open-source infatti pensano d'integrare una fotocamera posteriore da 8 megapixel (per scatti anche con basse luci) e una soluzione frontale da 2 megapixel.

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Non dovrebbero mancare la connettività Dual-LTE, il Wi-Fi 802.11n dual-band, il Bluetooth 4.0 e l'NFC. Canonical punta a inserire anche degli speaker stereo con audio HD, due microfoni con cancellazione attiva del rumore, un connettore MHL, un jack da 3,5 millimetri e una batteria agli ioni di litio con anodo in silicio di capacità imprecisata. Infine, non mancherà un nutrito parco di sensori: GPS, accelerometro, giroscopio, sensore di prossimità, bussola digitale e barometro.

La possibilità di vedere questo terminale sul mercato non possiamo nascondere che ci stuzzica, ma ammettiamo anche di essere tra gli scettici sulla riuscita della campagna. Speriamo di sbagliarci. Il 2014 sarà comunque l'anno di uno o più smartphone Ubuntu, spinti da Canonical tramite i canali tradizionali, cioè quello degli operatori di telefonia mobile. Probabilmente non avranno un successo come quello dei terminali più quotati del momento, ma la software house ha comunque il diritto e il dovere di provarci, perché non farlo sarebbe un errore ancora maggiore.