Ubuntu per tablet sfida Windows, Android e iOS

Canonical ha presentato l'attesa interfaccia per tablet di Ubuntu. Arriverà sul mercato all'inizio del prossimo anno, e promette di avere un solo sistema operativo capace di adattarsi al dispositivo che usiamo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ieri Canonical ha presentato l'interfaccia per tablet di Ubuntu, la nota distribuzione di Linux. In questo modo l'azienda fondata e guidata da Mark Shuttleworth completa il percorso iniziato con la versione di Ubuntu per smartphone, annunciata all'inizio del 2013.

La versione per sviluppatori di Ubuntu per tablet sarà disponibile già da domani, e si potrà installare sul Nexus 7 e sul Nexus 10, mentre quella per smartphone funzionerà al principio su Nexus 4 e Galaxy Nexus. Queste due derivazioni di Ubuntu condividono molti elementi, a partire dal fatto che all'occorrenza entrambe possono far funzionare il dispositivo come un comune PC, aggiungendovi mouse, tastiera e schermo esterno.

Questa caratteristica secondo alcuni rende Ubuntu un'opzione molto interessante per gli ambiti professionali, perché questi tablet potrebbero accedere in remoto a sistemi Microsoft, Citrix, WMWare e altri – molto usati da aziende grandi e piccole.

Non mancheranno poi la possibilità di crittografare l'intero disco, o quella di attivare account per più utenti e strumenti di gestione tipici degli ambienti IT. Queste caratteristiche tuttavia non rendono Ubuntu un sistema per tablet interessante solo per i professionisti, come dimostra tra l'altro anche il video pubblicato da Canonical.

Ubuntu per tablet offrirà tra l'altro anche la possibilità di gestire due applicazioni contemporaneamente con lo schermo diviso a metà, in modo simile a quanto fanno Windows 8 e Windows RT – anche se sembra che la distribuzione Linux offra una maggiore flessibilità.

Quanto all'interfaccia tattile, i bordi dello schermo servono a richiamare le varie funzioni disponibili: toccandoli si raggiungono i vari menù, che altrimenti restano nascosti alla vista, concedendo così più spazio ai contenuti delle applicazioni in uso. Ancora una volta, quindi, un approccio simile a quello di Microsoft.

L'idea di Canonical è di avere un unico sistema operativo che funzioni su PC, tablet e smartphone, e che possa adattarsi (anche le applicazioni) al dispositivo usato. Sotto questo punto di vista l'azienda sembra davvero un passo avanti tanto rispetto a Microsoft quanto ad Apple; queste sembrano indirizzate effettivamente sulla stessa strada, ma più indietro rispetto a ciò che offrirà Ubuntu nel giro di un anno o poco più. Dopotutto Windows 8 è ben diverso da RT, e OS X è al massimo un lontano cugino di iOS; di Ubuntu invece ce ne sarà uno solo, nelle intenzioni di Canonical.

Lo stesso Shuttleworth ha enfatizzato i pregi di Ubuntu per tablet rispetto a Windows 8, ma ovviamente contano anche la diffusione presso i consumatori, la familiarità di questi ultimi con il sistema operativo, e non ultimi gli accordi con i produttori di dispositivi (OEM).

Multitasking con schermo diviso - clicca per ingrandire

Quanto a quest'ultimo, Canonical è già in trattativa con diverse aziende per arrivare nei negozi all'inizio del 2014 tanto con gli smartphone quanto con i tablet, quindi non vedremo telefoni Ubuntu il prossimo ottobre, come si era speculato qualche giorno fa. Ci sarebbe poi almeno un'azienda "molto grossa" pronta a sostenere la diffusione di Ubuntu mobile, anche se il nome di questo partner resta avvolto nel mistero.

Ciò che invece sappiamo è che solo i dispositivi più potenti potranno trasformarsi in veri e propri PC mentre, ragionevolmente, tablet e smartphone più economici saranno anche più limitati. Ed è confermato anche, almeno per ora, che al debutto Ubuntu per smartphone e tablet non avrà un negozio di applicazioni dedicato; poco male, visto che dovrebbero restare accessibili gli strumenti già oggi presenti in questa famosa distribuzione Linux.

Potremmo approfondire i dettagli su questo progetto al Mobile World Congress di Barcellona.