Ubuntu Phone a 400 euro per chi usa Android senza amarlo

Mark Shuttleworth ha svelato la fascia di prezzo in cui si collocheranno gli smartphone con Ubuntu.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ci vorranno tra 200 e 400 dollari per comprarsi uno dei primi smartphone Ubuntu, attesi sul mercato nei prossimi mesi. A svelarlo è stato Mark Shuttleworth, fondatore e amministratore delegato di Canonical. Si conferma quindi l'intenzione di piazzarsi nella fascia media del mercato, fino a sfiorare quella alta.

L'idea, come abbiamo visto in passato, è quella di creare uno smartphone che possa fare anche da vero e proprio PC, se collegato a un grande schermo e alle giuste periferiche. Infatti non si parla di una versione specializzata di Ubuntu, ma dello stesso sistema operativo che troviamo sui sistemi desktop: a seconda del dispositivo, cambiano l'interfaccia e le funzioni disponibili.

Questi prodotti dovranno tuttavia dimostrare di valere il prezzo che sarà richiesto, che li mette in concorrenza con molti prodotti Android che rientrano nella stessa forbice di cifre, a cominciare dal Nexus 5. Shuttleworth non sembra invece interessato a competere con i prodotti Apple. "I possessori di iPhone non sono un pubblico che c'interessa", ha spiegato il dirigente, "perché c'è una parte di legame emotivo nell'ecosistema Apple. Non abbiamo visto lo stesso tipo di affezione con le altre piattaforme. Vogliamo creare qualcosa a cui la gente si possa legare".

Traducendo, Canonical ritiene che chi ha un iPhone sia affezionato al suo prodotto e non lo voglia cambiare. Chi usa Android e Windows Phone invece non avrebbe nessun problema nel passare a Ubuntu, perché non ama particolarmente il suo prodotto o piattaforma.

Affermazioni che andranno verificate sul campo, ma a quanto pare Canonical è pronta a dichiarare vittoria se ottiene anche solo l'uno percento del mercato, come ha suggerito Michael Hall, un dipendente della software house. Considerato il market share di Ubuntu nel mondo desktop, sembra un obiettivo raggiungibile.

Anche solo l'uno percento sarebbe sufficiente per sostenere e continuare lo sviluppo dei telefoni Ubuntu, e "probabilmente coprirebbe anche i costi dello sviluppo per desktop", spiega Hall, ma si tratta pur sempre di almeno 10 milioni di smartphone in tutto il mondo, che di certo non sono pochi. Ce la farà Canonical a centrare il proprio obiettivo?