UK: tariffe di terminazione a carico dei riceventi

L'Authority inglese per le TLC ha proposto l'introduzione della tariffazione fisso-mobile con addebito al ricevente in chiaro

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a cura di Dario D'Elia

In Inghilterra qualcuno pensa che far pagare una parte delle chiamate fisso-mobile al ricevente sia una buona idea. Nello specifico OFCOM, l'Authority locale per le TLC, sostiene che questo possa essere un ottimo sistema per far comprendere ai consumatori la questione delle tariffe di terminazione applicate dagli operatori mobili. British Telecom, ad esempio, paga circa un miliardo di sterline l'anno per le chiamate fisso-mobile; 3 UK nell'ultimo anno più di 190 milioni di sterline agli operatori incumbent.

Già, è sempre un bene la trasparenza, ma secondo gli operatori telefonici un'iniziativa di questo genere avrebbe come effetto collaterale un rallentamento del tasso di penetrazione e della crescita del mercato, senza contare il ridimensionamento dei fatturati. È evidente che i consumatori si opporrebbero culturalmente alle nuove tariffe. Negli Stati Uniti, secondo gli esperti, il mercato risente non poco di questo sistema tariffario.

Viviane Reding, Commissario UE per la Società dell'informazione e i Media, in verità, vorrebbe che fosse adottato proprio lo stesso sistema utilizzato negli Stati Uniti: in questo modo gli esagerati profitti generati dagli operatori (circa il 20% del totale) non sarebbero più possibili. Una tragedia, secondo Vodafone, che in base ai suoi dati convincerebbe in Europa quasi 40 milioni di utenti ad abbandonare la telefonia mobile.  

Eppure Reading è convinta che gli utenti europei pagherebbero decisamente meno se gli operatori non si tassassero vicendevolmente per le chiamate fisso-mobile. L'obiettivo è di abbassare i costi di terminazione medi dagli 8 centesimi di euro al minuto a circa 1/2 centesimi di euro entro il 2012.

Dal 1 luglio 2009 entra in vigore il nuovo glide path triennale, che prevede i seguenti valori: Telecom Italia (8,85 centesimi di euro), Vodafone (7,7), Wind (8,7), H3G (11). Dal 1 luglio 2010: Telecom Italia (6,6), Vodafone (6,6), Wind (7,2), H3G (9). Dal 1 luglio 2011: Telecom Italia (5,9), Vodafone (5,9), Wind (5,9), H3G (7).