USA-Cina: per ora nessuna conseguenza per Apple, parola di Tim Cook

L'aumento dei dazi al 25% imposto dal governo Trump sulle importazioni cinesi non sembrano preoccupare molto Apple i cui prodotti per il momento non ha subito conseguenze.

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a cura di Lucia Massaro

La guerra commerciale tra gli Stati Uniti e Cina – con i relativi aumenti dei dazi sulle merci importate - potrebbe avere delle conseguenze economiche su una lunga lista di aziende, tra cui Apple. In un’intervista a CBS News, il CEO Tim Cook ha affermato che fino a questo momento i prodotti dell’azienda di Cupertino non hanno subito ripercussioni. Per capire la situazione, è necessario fare un passo indietro.

La tregua raggiunta a dicembre 2018 tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping si è conclusa nel mese di maggio quando il presidente statunitense ha annunciato che i dazi USA su 200 miliardi di dollari di merci importate dalla Cina sarebbero aumentate dal 10% al 25%. A queste restrizioni commerciali, la Cina ha risposto con la stessa moneta: dal 1 giugno anche Pechino ha alzato i dazi al 25% su 60 miliardi di dollari di importazioni americane.

A questo punto, gli analisti di JP Morgan di Wall Street hanno stimato che - in seguito alle nuove tariffe – Apple avrebbe bisogno di aumentare fino al 14% in più il prezzo degli iPhone per far fronte all’aumento dei costi. Secondo quanto affermato da Tim Cook, però, ciò non si è verificato e si dichiara ottimista per il futuro anche se ammette che una tariffa sugli iPhone danneggerebbe le vendite.

È probabilmente questo il motivo per cui Apple sembra essere al lavoro per spostare la maggior parte della produzione dalla Cina all’India per cercare di contenere i costi. Se gli iPhone fossero prodotti in India, infatti, non sarebbero sottoposti ai dazi imposti da Trump per le merci cinesi.

Cook, infine, ha dichiarato di avere uno stretto rapporto con la Casa Bianca con cui cerca di comunicare per essere parte della risoluzione delle controversie. Tuttavia, per ciò che riguarda l’impatto dell’aumento dei dazi sul business di Apple, è forse troppo presto per esprimersi. D’altronde, le nuove restrizioni sono entrate in vigore da poche settimane e bisognerà attendere quanto meno la nuova generazione di iPhone per capire le reali conseguenze economiche dell’opposizione USA-Cina sulle vendite e sui prezzi degli smartphone.

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