Vibram Hero, la suola che ti ricarica lo smartphone

Una scarpa la cui suola è capace di ricavare energia dal nostro movimento, incamerandola e rendendola disponibile per gli usi più disparati: l'ha messa a punto Vibram e l'azienda statunitense InStep NanoPower.

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a cura di Alessandro Crea

Vibram e InStep NanoPower hanno presentato oggi Hero, un'innovativa suola per scarpe al cui interno, sigillato per resistere alle infiltrazioni di polvere e liquidi, si trova un sistema integrato di accumulo e trasformazione dell'energia prodotta dal movimento umano.

Il risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione tra lo storico marchio delle suole ad alte prestazioni e l'azienda statunitense specializzata nello sviluppo di soluzioni basate sulle nanotecnologie nei settori delle energie rinnovabili. InStep è proprietaria del brevetto.

InStep lavora a questo progetto da molti anni ma solo di recente, grazie proprio alla collaborazione con Vibram, è riuscita ad approntarne una versione commercializzabile.

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Come spiegato nel comunicato stampa ufficiale: "Questo sistema, inserito perfettamente nell'intersuola della calzatura, permette di generare fino ad un massimo di 3 Watt di potenza, con il solo effetto della normale camminata. Il dispositivo, in grado di generare 1 Watt di potenza continua, consente quindi un accumulo di 8 Wh per una camminata di circa 8 ore. Energia sufficiente a evitare l'esaurimento di carica dello smartphone, ad esempio".

La scarpa inoltre è anche dotata di una porta micro USB per ricaricare qualsiasi dispositivo esterno e di un chip Bluetooth che consente di comunicare all'app sullo smartphone il numero di passi e il livello di carica raggiunto, ma anche la posizione GPS.

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Ovviamente Hero si presta a tantissimi usi, non solo per il mercato consumer. In ambito militare ad esempio questa speciale suola potrebbe tornare utile per alimentare radio, unità GPS, visori notturni e in generale tutti gli apparati elettronici indossati normalmente in missione dai nostri soldati, ma potrebbe anche essere impiegata per fornire una fonte di energia a persone che si trovano in aree remote e in via di sviluppo del mondo, dove non si dispone di adeguate reti elettriche.

Infine, vista la presenza del GPS e del conta passi, se ne potrebbe ipotizzare anche un impiego sportivo, per generare statistiche sull'attività fisica svolta, anche perché i sensori integrati nelle scarpe sono più efficienti in termini di precisione rispetto a quelli utilizzati nelle attuali fitness band.