Viv pronta a pensionare Siri, Google Now e Cortana

Dopo aver creato e venduto Siri ad Apple, Dag Kittlaus torna alla carica con un nuovo assistente personale dotato di intelligenza artificiale. Si chiama Viv e ha dimostrato un grande potenziale, capace di infondere vita a tutta la tecnologia che usiamo abitualmente.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Si chiama Viv il nuovo assistente personale sviluppato dal team che aveva già creato Siri, l'assistente vocale che oggi troviamo su iPhone e iPad. Viv è stato sviluppato in seno all'azienda omonima, fondata da quello stesso Dag Kittlaus che aveva dato vita a Siri. Ieri Kittlaus ha dato una prima, convincente dimostrazione della sua nuova creatura.

Viv è per molti versi simile a Siri, a partire dal fatto che punta tutto sull'interazione vocale. Viv però è più potente, più preciso, più personalizzato e più ubiquo. Inoltre, dettaglio forse ancora più importante, esiste una piattaforma dedicata agli sviluppatori. Grazie a essa sarà possibile aggiungere servizi a Viv - mentre eventuali modifiche a Siri possono arrivare solo da Apple.

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Durante la dimostrazione, Kittlaus ha dimostrato come Viv possa rispondere a domande piuttosto complesse. Se, per esempio, Siri può informarci riguardo al clima, Viv può dirci se farà più o meno caldo in un luogo preciso e in un dato orario.

Può inoltre completare azioni di cui Siri non è capace: Kittlaus per esempio ha mostrato come sia possibile dire a Viv "paga 20 dollari a Tizio", e l'Intelligenza Artificiale fa tutto, lasciando all'utente solo il compito di premere sul pulsante Paga. Ciò è possibile grazie alla natura aperta di Viv, che permette l'integrazione con altri servizi - in questo caso il servizio di pagamenti Venmo.

Nel tempo, secondo Kittlaus, Viv potrà diventare il nostro unico referente. Potrà gestire applicazioni e servizi di ogni genere, mano a mano che gli sviluppatori abbracceranno questo servizio. E potremo usare Viv su una varietà di dispositivi e sistemi operativi - sempre che una specifica azienda non decida di comprarla e renderla esclusiva. Oggi con Siri possiamo aprire una certa app, ma non usare l'app stessa; con Viv invece potremo dare comandi come "Crea una nota su Evernote, chiamala regali di Natale e fanne una lista puntata. Al primo punto segna aquilone per Michele".

Per esempio, a inizio giornata potremo chiedere al telefono di leggere le ultime mail, dettare un paio di messaggi, verificare le condizioni del traffico, informarci sull'agenda dalla giornata. E nel corso delle ore successive potremo usare questa intelligenza artificiale per fare di tutto: pianificare itinerari, scrivere documenti. Potrebbe lasciare messaggi vocali al posto nostro, prendere appunti, prenotare ristoranti o viaggi. Le possibilità sono illimitate. In teoria potremmo ritrovare lo stesso assistente sul PC, sullo smartphone, sul tablet, sull'auto e su qualsiasi altro oggetto connesso. Almeno un po' ricorda il recente film Her.

La demo di Viv ha dimostrato anche come questo nuovo sistema sia in grado di tenere i comandi in coda. Oggi, con Siri, possiamo fare un'azione per volta, e non possiamo fare una richiesta fino a che quella precedente non è stata completata. Viv, invece, può ascoltare una serie di comandi e poi eseguirli, come per esempio "manda una mail a Tizio e digli che ci vediamo alle 15.00, poi prenota un ristorante per le 13.00, aggiungi le vongole alla lista della spesa e compra il cibo del gatto su Amazon".

Sono scenari potenziali per il futuro, e niente di tutto questo è possibile già oggi. Ma la dimostrazione di Viv suggerisce che non si tratta di un futuro remoto. Per il momento Kittlaus non si sbilancia su quando Viv sarà effettivamente disponibile al pubblico, ma suggerisce che già quest'anno potremmo vedere almeno qualche prima integrazione.