Voucher connettività: si tenta la strada del Wi-Fi

Per porre rimedio a un risultato poco soddisfacente il ministero dello Sviluppo Economico punta sulla connettività Wi-Fi.

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a cura di Francesca Fenaroli

Si è appena conclusa la Fase 1 del piano nazionale dei voucher per la connettività, una misura pensata in origine per favorire la digital transformation in Italia anche nei nuclei familiari meno abbienti, con incentivi fino a 500 euro per connessioni a banda larga da almeno 30mb e l'acquisto di dispositivi tecnologici per delle famiglie con ISEE inferiore ai 20mila euro.

I risultati, secondo i dati diffusi dalla società Infratel Italia, sono stati molto al di sotto delle aspettative, soprattutto dal punto di vista delle adesioni degli operatori.

Un primo ostacolo al processo di accreditamento da parte degli operatori, rileva Infratel, è da attribuire alle clausole contrattuali che rendevano le offerte proposte non valide per l'operazione voucher. A determinare la bocciatura di alcune società e offerte proposte sono stati parametri come i livelli di servizio proposti o le specifiche tecniche dei PC e dei tablet offerti, spesso non in linea con il minimo richiesto dalla piattaforma.

Quanto ai voucher erogati, invece, solo il 53% dei fondi totali è stato impiegato, con 106,3 milioni di euro investiti nella fornitura di attrezzature tecnologiche a fronte dei 204 milioni di euro totali. Per porre rimedio a questo risultato poco soddisfacente il ministero dello Sviluppo Economico punta ora sull'offerta di connettività Wi-Fi sull'intero territorio nazionale.

La campagna di comunicazione multicanale "Connettiamo le piazze, nei borghi come in città", pronta per essere lanciata proprio nei prossimi giorni, prende il via dalla più ampia iniziativa Wi-Fi Italia del ministero dello Sviluppo Economico e punta a fornire una rete Wi-Fi pubblica, gratuita e diffusa (Wifi.italia.it) con una presenza capillare sul territorio, dalle grandi città ai paesi più isolati, in piazze e luoghi pubblici.

Nell'ambito della digital transformation passano quindi in primo piano, almeno negli intenti del ministero, le infrastrutture di rete rispetto alle attrezzature tecnologiche: finora hanno aderito a Wi-Fi Italia 3900 comuni, oltre a più di 200 ospedali e strutture sanitarie pubbliche. Grazie a questa mossa si spera di arginare a un livello più strutturale il digital divide ancora oggi diffuso in Italia, permettendo ai cittadini di connettersi alla Rete in più luoghi e contesti possibile.

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