WhatsApp sui tablet Android arriva con la funzione multi-dispositivo

WhatsApp arriva sul grande schermo dei tablet grazie alla tecnologia multi-dispositivo finalmente apparsa in Beta.

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a cura di Daniele Diociaiuti

Finalmente, quando ormai moltissimi utenti avevano quasi perso le speranze, WhastApp ha messo a disposizione in un aggiornamento dell'ultima Beta la tecnologia multi-dispositivo anche per i tablet Android con display dalle grandi dimensioni. Per il momento questa modalità prenderà il nome di Companion Mode.

Non è la prima volta che WhatsApp apre le proprie porte all'utilizzo multi-dispositivo, è già possibile per tutti sfruttare questa caratteristica per messaggiare dal proprio PC o laptop senza disconnettersi dallo smartphone principale. Ad oggi è possibile collegare fino a 4 dispositivi diversi al proprio profilo principale.

Dallo screenshot visibile nell'articolo originale pubblicato dai colleghi di WABetaInfo, possiamo vedere una parte del passaggio di configurazione. Esattamente come per il metodo dedicato ai dispositivi desktop/laptop, viene utilizzato un QR Code per l'identificazione e la connessione. La persona non dovrà far altro che inquadrare con la fotocamera del suo dispositivo principale, ovvero lo smartphone dove è attivo l'account di WhatsApp, tale codice.

La modalità multi-dispositivo riesce anche in questo caso a supportare fino ad un massimo di 4 dispositivi collegati allo stesso account, per i quali non è nemmeno richiesta la connessione ad internet dello smartphone principale per poter funzionare. Si tratta di una funzione davvero comoda in quanto se il nostro smartphone principale smettesse di funzionare o semplicemente si scaricasse, si potrebbe in qualunque caso utilizzare WhatsApp da PC o tablet.

È doveroso aggiungere che non necessariamente occorre l'utilizzo di uno smartphone Android, ma si potrà utilizzare anche un iPhone. Al momento solamente i tablet Android saranno però supportati, ci sarà ancora da attendere ulteriori sviluppi per gli iPad di Apple.

Le funzionalità più avanzate, come la condivisone della posizione, non saranno inizialmente disponibili sul dispositivo secondario, almeno in questa prima fase di test. Si presume che tali caratteristiche potrebbero arrivare in un secondo momento.