Wileyfox Spark, smartphone Android economico con Cyanogen OS

Wileyfox Spark è uno smartphone Android economico basato su Android 6 e Cyanogen OS, esteticamente molto bello ma l'ergonomia non è il massimo.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Dopo il successo in patria con i primi modelli, la britannica Wileyfox vende ora anche in Italia tramite Amazon.

Ci è stato chiesto di provare il nuovo Spark, lo smartphone più economico della linea, venduto a 119,99 euro (nel momento in cui stiamo scrivendo), un prezzo non troppo distante dal cambio sterlina-euro di 89,99 £, così come disponibile direttamente sul sito www.wileyfox.com. Oltre a questo modello base, l’azienda offre due varianti più potenti dello Spark, e due modelli i fascia superiore, lo Swift e lo Storm, che hanno ricevuto buone recensioni da diverse testate online.

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Iniziamo subito col dire che lo Spark è uno smartphone molto bello da vedere e toccare, e offre la sensazione di un prodotto più costoso di quello che è realmente. Nonostante a questo prezzo non si possa chiedere vetro e metallo, la plastica di cui è composto è di buona qualità, le giunzioni tra corpo e copertura schermo sono ben fatte e la copertura posteriore leggermente ruvida ha il triplo beneficio di essere comoda da maneggiare, lo rende più prezioso e non trattiene molto le ditate. Cosa che invece non si può dire della copertura dello schermo, o meglio del proteggi schermo già presente di serie che si sporca molto facilmente. Alcuni dettagli, come la copertura dell’altoparlante di color rame, aggiungono qualità allo smartphone. 

Il design prevede l’assenza di tasti fisici sotto allo schermo. Il tasto di accensione è sul bordo destro, il bilanciere del volume è nel bordo sinistro, il connettore Micro USB è sotto e il jack da 3.5 mm per l’audio è sopra. Dietro c’è l’obiettivo della fotocamera, il flash LED, e la feritoia dietro cui si nasconde l’altoparlante. Si può rimuovere la copertura posteriore, per accedere al vano batteria - quest’ultima rimovibile - ai due vani SIM e alla scheda Micro SD. 

La piattaforma hardware è composta da un SoC Mediatek 6735, un quad-core Cortex-A53 con grafica Mali T720, un chip di fascia bassa molto comune in smartphone di questo prezzo, in grado di offrire potenza sufficiente per un uso confortevole dello smartphone. Lo schermo da 5” con risoluzione 720p visualizza immagini di buona qualità, la retinatura si nota, ma le immagini viste alla debita distanza risultano ugualmente ben definite. La luminosità è sufficiente per un uso confortevole in molte situazioni, e anche i colori non sono male, anche se meno brillanti rispetto a uno schermo AMOLED.

Lo spazio d'archiviazione è di 8 GB, e l’utente avrà a disposizione meno di 4 GB. Per fortuna è possibile installare una scheda Micro SD dalla capienza massima di 32 GB, che è praticamente obbligatoria. La RAM è pari a 1 GB.

Android è installato in versione 6.0.1, ma l’interfaccia non è quella base di Android - anche se ci assomiglia molto - ma è personalizzata con Cyanogen OS. In pratica avrete Android 6 con alcuni miglioramenti, come funzioni aggiuntive nel pannello opzioni, le applicazioni sono ordinate in ordine alfabetico con la possibilità di ricercarle digitando il nome. L’applicazione AudioFX permette di cambiare l’equalizzazione sonora, e potrete scaricare dei temi. 

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Non c’è molto da lamentarsi per il software, Cyanogen OS è apprezzabile, l’esperienza d’uso non è molto lontana da quella di Android Stock, quindi nel complesso l’esperienza che è in grado di offrire è positiva. Tuttavia l’ergonomia è penalizzata, molto, dalle prestazioni generali. Nonostante il SoC adottato è, sulla carta, in grado di offrire una buona esperienza, nel caso dello Spark tutto è rallentato. L’apertura di un’applicazione non è mai immediata, a volte mentre si scrive la digitazione si blocca, e vi troverete un po’ troppo spesso a compiere nuovamente il gesto o il click su un elemento grafico perché non accade nulla, rimanendo sempre con il dubbio se sia colpa del touchscreen o della velocità dell’hardware. La memoria di 1 GB risulta sempre piena per 2/3, quindi sarete costretti a eliminare le applicazioni in memoria se non vorrete peggiorare la situazione.

La fotocamera crea scatti discreti solo in condizioni di ottima luminosità ambientale, in tutti gli altri casi perderete molti particolari dell’immagine. Potete vedere qui sotto alcuni scatti di prova.

L’autonomia si assesta sulla giornata intera con un uso moderato, cioè dovrete metterlo a ricaricare ogni sera. Non è una novità, è lo stesso comportamento di molti altri smartphone, anche se quelli di fascia bassa solitamente offrono un’autonomia superiore. 

Wileyfox Spark si posiziona in una fascia di prezzo difficile, popolata dai prodotti dei grandi marchi ma anche da vari "cinafonini". Allo stesso prezzo si può acquistare l’LG Spirit, lo Zenfone Go, l’Elephone P6000, il Meizu M3, il Vodafone Smart Prime o il Moto E di seconda generazione. Rispetto a tutti questi lo Spark offre materiali e design migliori, è dual-sim, ha uno slot Micro SD, lo schermo non è male, l’autonomia non è super ma rimane nella media, ed è aggiornato con Android 6 con un più la personalizzazione Cyanogen OS, che non è affatto male. Peccato però che Spark pecchi in quella che è la caratteristica più importante, cioè l’ergonomia d’uso. Continui rallentamenti e anche qualche crash di tanto in tanto, rendono l’esperienza d’uso problematica. Un vero peccato, poiché tutto il resto è invece molto convincente. La speranza è che Wileyfox metta a disposizione un aggiornamento software in grado di eliminare questi problemi, il prima possibile. Fino a quel momento è difficile consigliarne l'acquisto.

Wileyfox Spark 8GB Wileyfox Spark 8GB
  

Wileyfox Spark 16GB Wileyfox Spark 16GB