Secondo il sito business The Street nel primo giorno di vendita negli Stati Uniti e Canada sono stati venduti 40 mila Windows Phone 7, tralasciando dal computo gli 89 mila dispositivi forniti da Microsoft ai propri dipendenti. Il numero, che non è ufficiale, sta già creando controversia.
C'è infatti chi boccia la partenza di WP7 nel Nuovo Continente. Il prodotto già disponibile in Europa, Nuova Zelanda e Australia da ottobre, secondo i produttori ha avuto vendite sopra le attese - anche se non conosciamo il livello delle aspettative. Cnet afferma che girando in due negozi di San Francisco l'impressione è stata quella di una disponibilità ridotta dei prodotti, ma anche di uno scarso interesse. Due negozi non fanno però statistica.
I numeri di Windows Phone 7 si scontrano, quasi impietosi, con i dati registrati di vendita dei terminali Android e Apple su scala mondiale. Google dichiara oltre 200 mila dispositivi venduti al giorno, mentre Apple circa 270 mila (tra il totale di prodotti iOS, non solo iPhone, che però partecipa in modo deciso al dato). Numeri che però bisogna porre in prospettiva: Android è disponibile da due anni, l'iPhone è un fenomeno di mercato da ben tre anni e ormai entrambi sono molto noti.
Il dato quindi con cosa può essere confrontato? Secondo Mike Kane di Wired.com il debutto del primo iPhone, che aveva venduto 250 mila unità il primo giorno, non fa testo perché il dispositivo era un'innovazione assoluta che ha attirato orde di appassionati. Kane ha quindi raffrontato le vendite di WP7 con il Droid di Motorola, che nel primo weekend ha totalizzato 100 mila unità . Il dato di WP7 per Kane non è quindi così malvagio come si vuole dipingerlo, ed è migliore in prospettiva alle 135 mila unità vendute del Nexus One in 74 giorni. AT&T e T-Mobile hanno inoltre dichiarato di essere compiaciute delle vendite dei terminali, anche se non hanno aggiunto dettagli a questa affermazione.
Ricordiamo che gli analisti stimano dai 3,5 ai 4 milioni di terminali WP7 venduti entro la fine dell'anno.