Windows Phone Apollo, un kernel per sembrare Windows 8

Voci di corridoio riportano di un passaggio dal kernel Windows CE a Windows NT per la prossima versione di Windows Phone, nome in codice Apollo. Microsoft starebbe lavorando all'unificazione, in stile Apple e Google, dei propri sistemi operativi.

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a cura di Manolo De Agostini

Windows Phone 8 Apollo sarà probabilmente basato sul kernel di Windows 8. L'indiscrezione circola da qualche tempo, ma nuove voci dalla Russia sembrano confermare quello che sembra l'inevitabile cammino del sistema operativo, in modo simile (anche se al contrario) a quello che sta facendo Apple con iOS e OS X.

Un documento interno alla casa di Redmond affermerebbe che la futura major release dell'OS mobile avrà un kernel Windows NT, al contrario dell'attuale versione Windows Phone Mango basato su kernel Windows CE. L'aspetto (look and feel) dovrebbe essere simile a Windows Phone 7.5 Mango, ma con funzioni del tutto nuove (Windows Phone 8 Apollo permetterà il backup via cloud?).

Windows Phone, chiaramente, non integrerà tutto il kernel del sistema operativo per desktop e tablet, ma il cosiddetto Core System, in altre parole solo una parte che si occupa delle funzioni base e che serve per l'avvio, la gestione dell'hardware, delle risorse, delle comunicazioni e altri aspetti. C'è chi, come Mary Jo Folie di Zdnet, pensa che possa essere adottato MinWin.

Un altro aspetto importante sembra essere l'adozione di ESENT (Extensible Storage Engine) per database e il managed-code runtime. "Anziché usare .NET Compact Framework da Windows Phone 7, Apollo userà il Core CLR".

Tutto sembra quindi andare verso una piattaforma più vicina all'esperienza che avremo con i desktop e i tablet. Non è chiaro quando sarà distribuito Apollo e se potrà essere installato anche sui terminali di prima generazione, come l'LG Optimus 7 o l'HTC Mozart.

Altrettanto oscura è la questione delle applicazioni: andranno riscritte oppure gireranno sulla nuova piattaforma senza interventi sul codice? Un cambio così radicale sembra far propendere per la prima ipotesi, ma attendiamo maggiori dettagli che potrebbero arrivare al Mobile World Congress di febbraio.