Witty, abbiamo provato il “salva-batteria” italiano e discusso con i suoi creatori
Quando si parla di accessori dedicati agli smartphone solitamente si intendono cover, vetri protettivi, cavi, alimentatori, powerbank, piccoli stand e prodotti simili, i quali hanno più a che fare con l’utilità istantanea e la protezione fisica che con il preservamento della longevità delle componenti interne.
Witty è un piccolo dispositivo pensato da una start-up italiana che vuole invece aiutarvi a mantenere in salute la batteria del vostro smartphone il più a lungo possibile. Lo abbiamo provato e abbiamo deciso di discutere a riguardo con i suoi creatori.

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Com’è fatto?
Witty è un piccolo dispositivo elettromeccanico ricoperto in plastica. Disponibile in diverse colorazioni (verde acqua, blu e nero sono le uniche disponibili al momento della scrittura dell’articolo), ha una finitura opaca ed una dimensione che ne permette facilmente il trasporto.
Possiede due USB Tipo-A alle sue estremità, un connettore femmina ed uno maschio, in modo da poter essere installato a metà strada tra l’alimentatore con cui caricate il vostro smartphone ed il cavo USB.
La versione USB Tipo-C disponibile all’acquisto, quella da noi provata, non è nient’altro che un bundle che comprende un adattatore da USB Tipo-C femmina a USB Tipo-A maschio (da applicare alla porta di ingresso) ed un secondo adattatore da USB Tipo-A femmina a USB Tipo-C maschio (da posizionare all’uscita) in modo da poter adattare Witty ad ogni tipologia di alimentatore e cavo di ricarica.

L’utilizzo dei due adattatori rende purtroppo Witty più ingombrante del previsto, scordatevi di utilizzarlo con una presa di corrente che non ha sufficiente spazio libero esattamente di fronte ad essa, e l’effetto “castello” rende la soluzione meno elegante di quello che potrebbe essere, ma non meno funzionale.
Nella confezione di vendita della versione di Witty USB Tipo-C viene incluso anche un sacchetto in tela per il trasporto di accessorio e adattatori, sacchetto che non è incluso nella versione USB Tipo-A.
Nella parte laterale, integrato nel logo dell’azienda, è presente un piccolo pulsante illuminato da un LED rosso.
Come funziona?
Lo scopo di Witty è quello di aiutarvi a preservare la salute della batteria dei vostri device. L’azienda afferma che sia in grado di raddoppiare l’aspettativa di vita delle batteria al litio dei vostri dispositivi (“da 1 anno e 9 mesi fino a 4 anni”, indica la confezione), affermazione che ovviamente non ci è stato possibile verificare con test pratici.
“Witty è compatibile con qualsiasi dispositivo portatile che si ricarica via USB di Tipo A come tablet, smartwatch, headphone, Bluetooth speakers o smartphone. È compatibile con alimentatori fino a 65W ma la carica verrà limitata allo standard USB di 4A.
Non c’è alcun vincolo di sistema operativo in quanto è possibile utilizzarlo sia con iOS che con Android.
Compatibile anche con tutti i caricabatterie USB di Reflex digitali e pannelli luce” – Witty.
È compatibile con caricabatterie fino a 65W e va installato, come dicevamo in precedenza, tra l’alimentatore e il cavo di ricarica. Witty è compatibile con gli standard di ricarica Quick Charge mentre rimane incompatibile con gli standard VOOC di Oppo, Warp/Dash di OnePlus e simili. Questa non compatibilità è voluta in quanto Witty è pensato anche come un sistema di protezione della cella al litio dalle ricariche di breve durata. Tali standard, con i quali Witty non è compatibile (il telefono verrà caricato a velocità ridotta e non rapida), garantiscono una ricarica completa in tempi brevissimi, cosa dannosa per gli elettrodi interni alla cella e non necessaria per una ricarica notturna.
In realtà questo è un non-problema. In primo luogo, l’azienda suggerisce fin dal primo momento di utilizzare Witty mentre si carica lo smartphone di notte e non si ha necessità di una ricarica veloce. Viene consigliato nel piccolo foglio illustrativo compreso in confezione di disattivare ogni protocollo di ricarica veloce o ottimizzazione della ricarica dallo smartphone (se possibile) per garantire il corretto funzionamento del piccolo “adattatore”.
Inoltre, se avete intenzione di preservare la durata della batteria più a lungo, generalmente è buona idea utilizzare la ricarica rapida solo quando realmente necessario. La ricarica veloce pone infatti dello stress sulle celle agli ioni di litio e le invecchia “precocemente”, nonostante la maggior parte delle tecnologie di ricarica rapida siano progettate e testate per garantire un invecchiamento nel breve periodo praticamente impercettibile, come vi abbiamo parlato nel nostro speciale dedicato alla tecnologia SuperVOOC.

Una volta collegato Witty, va premuto il pulsante di “reset”, conferma della quale viene data dall’accensione di un LED rosso. Quando l’indicatore luminoso è acceso, Witty è in funzione.
Da questo momento preciso, Witty misura il flusso di corrente elettrica verso lo smartphone per assicurarsi, al raggiungimento del 100% di ricarica, di scollegare fisicamente lo smartphone dal caricabatterie, evitando così ulteriore stress sulle celle agli ioni di Litio.
Durante la nostra prova abbiamo collegato in ricarica con Witty ogni giorno i nostri Pixel 6 Pro e una powerbank USB Tipo-C. La ricarica è sempre avvenuta in modo corretto e, anche nelle prove effettuate su altri smartphone con tecnologie di ricarica proprietarie, non abbiamo rilevato alcun tipo di malfunzionamento.
Per capire meglio le ragioni che hanno portato l’azienda alla creazione di questo utile gadget, abbiamo deciso di porre alcune domande agli ideatori di Witty, un’interessante chiacchierata che trovate qui sotto a seguito dell’articolo.
Voi cosa ne pensate? Siete interessati a questo tipo di accessorio?