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a cura di Saverio Alloggio

Xiaomi è pronta a fare sul serio anche in Europa. È la sensazione che si percepisce immediatamente non appena si mette piede nello stand che l'azienda cinese ha allestito all'interno del Mobile World Congress di Barcellona. Non si tratta di un qualcosa legata ai prodotti specifici, quanto piuttosto alla modalità con la quale si è esposta in occasione della fiera spagnola.

Come potete vedere dal video, Xiaomi non si è proposta solo come azienda produttrice di smartphone. Non è un mistero che la società guidata da Lei Jun sia ormai attiva in praticamente tutti i settori dell'elettronica di consumo, ed è proprio su questo concetto di ecosistema che sembra intenzionata a puntare per fare breccia al di fuori del mercato asiatico.

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Non a caso, qualche giorno prima dell'inizio del Mobile World Congress 2018, Xiaomi ha inaugurato il suo primo negozio fisico a Barcellona. Non sarà certamente un nuovo Mi Store a fare la differenza in termini di numeri di vendita, ma anche questo rappresenta l'ennesimo tassello del grande mosaico dell'azienda cinese che sta lentamente prendendo forma.

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Dai televisori 4K alle action cam, dai dispositivi di domotica a quelli in ambito audio, passando per networking, realtà virtuale e, naturalmente, smartphone. Xiaomi ha di fatto seguito coerentemente, anche durante la fiera spagnola, quella che è stata la strategia che l'ha contraddistinta in questi ultimi anni.

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Nell'anno solare 2016 ha vissuto un calo di vendite in ambito smartphone pari al 30%: 54 milioni di smartphone, esattamente 26 milioni di smartphone in meno rispetto all'anno solare 2015. Risultati raggiunti dopo una vera e propria iperbole ascendente, ma che hanno spinto Xiaomi a puntare tutto sulla diversificazione.

Dai box-tv multimediali alle vere e proprie smart TV, passando per biciclette, deumidificatori, router, persino un dispositivo per cuocere il riso controllabile tramite smartphone, senza dimenticare l'ingresso nel settore PC con il Mi Notebook Air.  A fronte di un calo di vendite di smartphone, Xiaomi ha visto raddoppiare gli utili provenienti dai dispositivi smart.

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Una sorta di ottimizzazione del proprio business, che ha consentito all'azienda cinese di aprirsi potenzialmente a tutta una serie di settori, eliminando il rischio di dipendere solo dagli smartphone. Pianificato tutto questo, ecco che nel 2017 l'attenzione è ritornata sui dispositivi mobili.

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Nel Q3 2017, Xiaomi ha messo a segno in ambito smartphone una crescita di oltre il 100% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente: le vendite sono state pari a 27,6 milioni di pezzi, per una quota di mercato complessiva del 7,4%, che le ha consentito di piazzarsi stabilmente al quinto posto nella classifica dei principali produttori di smartphone al mondo.

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Xiaomi è tornata a macinare vendite nel 2017, ma oggi può contare anche su un enorme ventaglio di proposte in tutto il settore dell'elettronica di consumo, esattamente come mostrato al Mobile World Congress di quest'anno. L'azienda cinese è ormai pronta a inaugurare il suo primo Mi Store anche in Italia, e la sensazione è  che, potenzialmente, la sua definitiva apertura al di fuori del mercato asiatico possa davvero rimescolare gli equilibri del mercato smartphone.


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