Avete mai acquistato uno Xiaomi? Se la risposta è sì, allora sapete bene quanto sia scarna la confezione di vendita: dentro la scatoletta in cartoncino c'è solo lo smartphone, qualche foglietto d'istruzioni in cinese e il caricabatterie. Niente auricolari, proteggi schermo o qualche altro accessorio.
Ma se Xiaomi decidesse di eliminare dalla confezione di vendita anche l'immancabile caricabatterie? Perché sembra questa l'intenzione del colosso cinese, dopo la curiosa domanda posta da Lei Jun, il CEO di Xiaomi, tra le pagine del social network Weibo. Ma guardatevi bene dal pensare che l'azienda lo faccia per risparmiare ancora qualcosina sui costi di produzione, perché in realtà è tutta una questione di rispetto per l'ambiente, una motivazione ben più onorevole.
Nel mondo ci sono miliardi di smartphone e altrettanti caricabatterie che subiscono un continuo riciclo da parte dell'utente. In effetti, ogni volta che acquistiamo un nuovo terminale ci dimentichiamo del vecchio caricatore, che finisce chissà dove. Tuttavia, se da una parte sarebbe anche giusto fermare questo spreco, dato che ormai tutti i telefoni (almeno quelli basati su Android) hanno una connessione microUSB standard per la ricarica, è anche vero che esistono delle eccezioni.
Basti pensare agli smartphone che utilizzano i sistemi di ricarica rapida che hanno bisogno di caricabatterie specifici per sfruttare al meglio la funzionalità. Un po' come per LG G4 insomma, che tra l'altro non include nel proprio bundle un caricatore adatto per la funzione Quick Charge, costringendo l'utente ad acquistarne a parte uno compatibile.
E voi come la prendereste se mancasse il caricabatterie dalla confezione del vostro smartphone? Credete davvero all'impegno ambientale di Xiaomi?