Xiaomi: presto l'intero schermo riconoscerà le impronte digitali

Xiaomi ha brevettato in Cina una nuova tecnologia in grado di estendere la scansione delle impronte digitali all'intera area dello schermo.

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a cura di Francesca Fenaroli

L'implementazione di un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali sotto allo schermo di uno smartphone non è di per sé una novità: sono molti i dispositivi Android che attuano da anni questa soluzione, con sporadici miglioramenti che hanno reso questa funzionalità ancora più veloce e precisa.

Fino a questo momento, tuttavia, c'erano stati pochi progressi sostanziali in questo campo; mentre alcuni brand decidono di affidarsi al solo riconoscimento facciale, rimuovendolo del tutto dai loro device, Xiaomi ha intrapreso la strada opposta con la sua nuova tecnologia, in grado di estendere la scansione delle impronte digitali all'intera area dello schermo.

Questo almeno è ciò che emerge da un brevetto depositato dall'azienda al Chinese Patent Office: nella documentazione ad esso allegata la soluzione adottata da Xiaomi è descritta nel dettaglio, con una serie di immagini che ne spiegano il funzionamento a livello pratico.

In base a quanto riportato dal sito cinese IThome, questo lettore d'impronte a tutto schermo funziona mediante una rete di LED infrarossi situati tra il display AMOLED e il touchscreen capacitivo dello smartphone: quando l'utente toccherà lo schermo il touchscreen registrerà le informazioni relative a posizione e forma dell'impronta, mentre il nuovo strato intermedio emetterà una luce infrarossa nell'area interessata.

La luce infrarossa riflessa sul polpastrello sarà poi proiettata sui ricevitori, che la confronteranno con le informazioni già salvate in memoria, come avviene d'altronde con i sensori per le impronte digitali "standard". In questo modo l'utente sarà in grado di sbloccare il suo dispositivo utilizzando qualsiasi porzione dello schermo.

Se la tecnologia illustrata in questo brevetto vedrà nel prossimo futuro una realizzazione pratica, saranno molte le strade che si potranno aprire ai produttori di telefonia e altre tecnologie mobili come Xiaomi, prima tra tutte l'implementazione di questo tipo di sensore, oltre che sugli smartphone, anche su tablet dal form factor più ampio, spesso maneggiati dagli utenti sia in orizzontale che in verticale.

Xiaomi non è d'altronde il primo grande produttore a brevettare una tecnologia di questo tipo per il riconoscimento delle impronte: il primato spetta infatti a Huawei, che già nel 2020 aveva brevettato una simile idea per l'utilizzo nei mercati internazionali. Ad ogni modo Huawei soffre ancora oggi del ban imposto dagli Stati Uniti sui suoi dispositivi, mentre Xiaomi non ha mai sofferto queste limitazioni e potrebbe pertanto avere un sostanziale vantaggio nel proporre per prima questo nuovo tipo di sensore sui suoi nuovi dispositivi.

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