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a cura di Saverio Alloggio

Redmi Note 5 Pro rappresenta un pò la filosofia alla base della strategia di mercato targata Xiaomi. Attenzione alla qualità costruttiva, specifiche tecniche di buon livello, prezzo estremamente contenuto. Esattamente la combinazione necessaria oggi per poter fare breccia nel mercato europeo, obiettivo ormai apertamente dichiarato dall'azienda cinese.

Abbiamo avuto modo di toccare con mano questo Redmi Note 5 Pro in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, direttamente all'interno dello stand di Xiaomi. Si tratta dunque di primissime impressioni, ma la sensazione è stata quella di essere difronte a un best-buy, soprattutto se l'azienda cinese dovesse riuscire a proporlo al medesimo prezzo (o comunque vicino) di quello previsto per il mercato cinese.

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Come sempre, partiamo dalle specifiche tecniche, che consentono di poter collocare meglio il dispositivo nei vari ragionamenti. Il Redmi Note 5 Pro può contare sul SoC Snapdragon 636 di Qualcomm, accoppiato a 4/6 GB di RAM e alla GPU Adreno 509. La memoria interna è da 64 GB (espandibili tramite micro-SD), mentre la parte frontale è dominata da un ampio schermo da 5,99 pollici Full-HD+, con rapporto di forma in 18:9.

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Una piattaforma hardware che caratterizzerà buona parte degli smartphone di fascia media nel 2018. Non a caso, proprio nella gioranta di ieri, ASUS ha presentato ZenFone 5, equipaggiato appunto con lo Snapdragon 636. Il Redmi Note 5 Pro mi è sembrato reattivo a un primo utilizzo, ma è ovviamente impossibile esprimere oggi un giudizio sulle prestazioni.

Da un punto di vista estetico, lo smartphone Xiaomi non può certamente contare su un design originale. La parte frontale è quella di un classico dispositivo con cornici ridotte, come ne abbiamo visti tanti negli ultimi mesi. Sul retro la dual-camera posteriore (12 MP + 5 MP) è stata disposta in verticale, una soluzione già vista su iPhone X e che personalmente non apprezzo molto.

Xiaomi è pero andata incontro a ciò che oggi richiede il mercato. Redmi Note 5 Pro ha una scocca unibody in metallo, restituisce una buona sensazione al tatto e, grazie alle cornici ridotte, si riesce a impugnare bene nonostante lo schermo da 5,99 pollici. Scordatevi però l'utilizzo a una mano.

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Il display mi ha piacevolmente colpito, soprattutto per quanto riguarda i contrasti e la luminosità. Anche in questo caso però, impossibile poter esprimere un giudizio definitivo. Importante sottolineare la presenza di una batteria da ben 4.000 mAh che, in abbinamento al SoC, dovrebbero garantire un'ottima autonomia, come peraltro Xiaomi ci ha già abituati in molti altri smartphone.

Infine, la questione dei prezzi. Xiaomi Redmi Note 5 Pro sarà disponibile in India a 13.999 rupie (176 euro circa) per la versione da 4 GB di RAM, che diventeranno 16.999 rupie (215 euro circa) per quella da 6 GB di RAM. Come sempre, non sarà difficile riuscirlo a importare tramite i soliti store, a cifre sicuramente più elevate.

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Si tratta di prezzi di listino davvero contenuti considerando quanto offerto da questo dispositivo. Peraltro, la gamma Redmi 5 è oggi disponibile direttamente su Amazon, a cifre comunque convenienti anche se più alte rispetto ai prezzi in Cina. È probabile dunque che Xiaomi porti in Europa anche questo Note 5 Pro.

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La gamma Redmi 5 e Redmi Note 5 hanno il potenziale per rappresentare il cavallo di Troia di Xiaomi nel Vecchio Continente. In questa fascia Samsung e Huawei spopolano, offrendo però dispositivi con specifiche tecniche inferiori (pensiamo alla serie Galaxy J o ai vari Mate 10 Lite, Huawei P Smart etc). 

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Se Xiaomi riuscisse a contenere i prezzi anche dalle nostre parti, potrebbe davvero riuscire a farsi strada. Ne sapremo di più nei prossimi mesi, durante i quali sarà inaugurato anche il primo Mi Store fisico a Milano. Il tutto in attesa di provare in maniera approfondita il Redmi Note 5 Pro, così da poter esprimere un giudizio definitivo. 


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