Xiaomi sempre più forte: processori fatti in proprio, SIM virtuale e conquista del Brasile

La cinese Xiaomi continua a crescere e a variare la propria offerta. Ora si appresta a progettare in proprio i processori degli smartphone, e sta avviando un esperimento di SIM virtuale via software. In fase di avvio anche lo sbarco commerciale in Brasile.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Xiaomi progetterà in proprio il processore per i propri smartphone, a partire dal prossimo Redmi. Quest'ultimo è uno smartphone di fascia bassa molto economico, ideale come terreno di test per un SoC progettato direttamente da Xiaomi.

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Al momento l'azienda cinese usa, nei propri smartphone, processori di Qualcomm, Mediatek e Leadcore. Quest'ultimo produttore, non molto noto, è proprio quello che produce il chip LC1860 dell'attuale Xiaomi Redmi 2A. Leadcore, stando alle informazioni in circolazione, dovrebbe restare partner e fabbricare i chip progettati da Xiaomi.

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L'azienda cinese, terza al mondo dopo Samsung ed Apple, sembra quindi intenzionata a seguire le orme dei concorrenti diretti; tra l'altro anche Huawei, altro pezzo da novanta del settore, si produce in casa i chip della famiglia Kirin.

Farsi i propri processori significa senz'altro ridurre i costi, ma soprattutto dovrebbe rendere più facile l'ottimizzazione tra hardware e software, nonché la creazione di funzioni aggiuntive; Huawei per esempio ha inserito in alcuni processori Kirin uno spazio crittografato per archiviare le informazioni più delicate.

Non è tutto però: Xiaomi ha infatti avviato un interessante esperimento di SIM virtuale, inoltrandosi così in un territorio delicato, che suscita discussioni ormai da anni. Tramite uno strumento software, Xiaomi propone uno strumento per creare una SIM virtuale da usare all'estero. In altre parole, potremo usare quest'applicazione quando ci troviamo in viaggio invece di comprare una scheda SIM locale - una scelta che fanno moltissime persone per evitare i costi di roaming, che ancora oggi sono proibitivi per la maggior parte di noi. La nuova funzione è in fase di test ed è utilizzabile anche in Italia, e si può provare se si possiede uno smartphone Xiaomi in versione developer.

Tramite l'applicazione, sostanzialmente, potremo collegarci alle reti degli altri paesi senza cambiare SIM né usare la nostra in roaming. Pagheremo il traffico direttamente a Xiaomi tramite l'account personale (Mi Account). Per provare questa novità bisogna semplicemente rispondere alla discussione sul forum MIUI e fornire alcuni dati.

Non si può che restare ammirati di fronte al percorso di Xiaomi, che in cinque anni è passata da ultimo arrivato a primo della classe. Oggi l'azienda può guardare a testa alta gli attori più grandi del settore, nonché permettersi sperimentazioni coraggiose come la progettazione di SoC e la SIM Virtuale.

Il tutto senza smettere di espandersi: Xiaomi è infatti sul punto di sbarcare in Brasile, che sarà così il terzo gigante geografico per l'azienda, dopo la natia Cina e l'India. Le vendite ufficiali nel paese sudamericano cominceranno il 30 giugno. Infine ma non ultimo, il 29 giugno Xiaomi dovrebbe presentare un nuovo dispositivo della serie Note

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