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Xperia Z Ultra è un phablet con schermo da 6.4", basato su Android e completo di pennino per la massima produttività.

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a cura di Andrea Ferrario

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La diagonale di 6.44” e risoluzione di 1920x1080 pixel portano a una densità pixel di 344 PPI. Considerando la diagonale, sulla carta la precisione delle immagini è inferiore rispetto ad altri top di gamma con stessa risoluzione ma schermo più piccolo, ma all’atto pratico le immagini sono ugualmente perfette.

Sony adotta uno schermo Triluminos, che secondo l’azienda è in grado di ampliare lo spazio colore così da visualizzare più colori e quindi immagini migliori. Ma in cosa consiste la tecnologia Triluminos? Sony usa i cosiddetti "Quantum Dot", cioè degli elementi in grado di emettere luce a una lunghezza d’onda che può cambiare in base alla loro dimensione. Modificandone la dimensione è quindi possibile creare una sorta di retroilluminazione che prende la tonalità dei colori visualizzati, rendendo le immagini più vivide e ricche. In altre parole, con questa tecnologia si cerca di raggiungere la resa offerta dalla tecnologia OLED.

Sony Xperia Z Ultra - Clicca per ingrandire

Visualizzando immagini a colori pieni si nota al presenza di questa tecnologia, infatti ad occhio nudo viene da chiedersi se si tratta di LCD o OLED. Misurando le prestazioni con un calibratore si nota una copertura RGB superiore alla media, ma che non raggiunge ancora quella degli schermo OLED.

Spazio RGB - Clicca per ingrandire

Lo schermo è poi affiancato alla tecnologia di image processing chiamata “X-Reality” in grado di rendere le immagini più definite, sature e contrastate. Secondo quanto ci dice Sony il sistema si frappone tra l’invio e la riproduzione sullo schermo delle immagini, dividendo il segnale in più componenti (texture, contorni, contrasto e colore), analizzandole e migliorandole.

Lo scopo finale, anche in questo caso, è quello di rendere le immagini più attraenti, anche a rischio di perdere la loro naturalezza. Probabilmente è una soluzione che non piacerà ai puristi, ma si sta inseguendo la creazione di immagini più sature, definite, in qualche modo artificiali ma in grado di restituire, a colpo d’occhio, un’impressione di qualità migliore.

Possiamo mostrarvi la differenza di resa con X-Reality attivato e disattivato. In questo video abbiamo registrato un filmato in entrambe le modalità e messe poi a confronto. Vedete come la versione con X-Reality è molto più carica e artificiale.

Il risultato ha una componente personale ed emozionale. A volte le immagini troppo cariche e definite sono troppo artificiali, ed è preferibile un’immagine più morbida. Per quanto riguarda la luminosità massima, con un valore di circa 350 cd/m2 si posiziona nella fascia alta della classifica.