1986: Quando tutto ebbe inizio

Retro Corner torna più forte che mai, accompagnata da Ken il Guerriero e la sua storia nel mondo dei videogiochi!

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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Va fatta una doverosa premessa: sebbene esistano più di 20 titoli ispirati a Kenshiro soltanto pochi di questi sono arrivati in Europa, quindi cercheremo di trattare i titoli giunti nei nostri negozi (avendo avuto occasione di giocarli con mano) e quelli più significativi che sono stati pubblicati nel resto del mondo.

Il nostro viaggio inizia nel maggio 1986 quando in Giappone viene pubblicato il primo titolo ispirato al nostro guerriero: Hokuto no Ken Violence Gekiga Adventure. Sviluppato da Enix per NEC PC-8801, NEC PC-9801 e Fujitsu FM-7, il gioco si presenta come una classica avventura grafica "menu-based" dove Ken e Bat devono entrare a Southern Cross e sconfiggere Shin. Violence Gekiga Adventure è ad oggi un pezzo da collezione pressochè introvabile, anche alla luce del fatto che fu un'esclusiva per il mercato nipponico.

Pochi mesi dopo esce Hokuto no Ken - distribuito in Europa con il nome Black Belt - per Sega Master System: un picchiaduro a scorrimento ideato sotto la supervisione di Yuji Naka, la mente dietro ai primi capitoli di Sonic the Hedgehog. Marchiato dalla critica come una copia del più celebre Kung-Fu Master, il gioco arrivò in occidente completamente stravolto con ogni riferimento al manga che venne rimosso: addirittura i nomi dei personaggi furono cambiati con Ken che "magicamente" diventò Riki, Shin che si trasformò in Ryu e via dicendo. Inoltre venne tolta completamente la componente splatter con i nemici che una volta uccisi esplodevano senza versare una goccia di sangue.

Hokuto no Ken 2 non arriverà mai in Europa ma uscirà, nell'aprile 1989, in Nord America e vedrà Ken affrontare gli uomini di Gento attraverso otto livelli: un classico beat-em-up per NES con qualche miglioria rispetto al predecessore.