Acquisizione Activision: Microsoft parla ai giocatori

Microsoft lancia un sito web e un messaggio a PlayStation, Nintendo e l'industria tutta in merito al deal con Activision.

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a cura di Alessandro Adinolfi

A differenza delle precedenti acquisizioni, quella di Activision Blizzard da parte di Microsoft non sta probabilmente procedendo come tutti si aspettavano. Il deal deve essere ancora chiuso e per farlo serve l'approvazione delle antitrust coinvolte nel processo, ma PlayStation sta facendo una lunga opposizione tramite la stampa e fornendo ai vari organi regolatori motivazioni per cui l'affare non deve essere portato a termine. Dopo la notizia di Jim Ryan che ha fatto visita ai quartieri generali europei a Bruxelles per esprimere i suoi dubbi in merito a questa manovra di mercato, Microsoft ora prova a rispondere con un sito web che vuole provare a togliere ogni dubbio in merito al futuro del mercato dei videogiochi.

Chiaramente, quando scriviamo "risposta", non intendiamo un attacco diretto a Sony. Il sito web di Microsoft era probabilmente (anzi, sicuramente) in programma già da diverso tempo e sarà un asset necessario per poter convincere le varie antitrust di tutto il mondo della bontà dell'affare. Nel sito si possono leggere tutti i passi dell'acquisizione e scoprire un po' di più sulla visione del gaming da parte del colosso di Redmond, che a differenza di PlayStation si concentra di più sull'offrire giochi tramite servizi rispetto alla vendita dell'hardware. Il tutto con l'obiettivo di far giocare più persone, liberandole dal vincolo dell'acquisto di una console oppure un PC, ma utilizzando i device che si hanno già in casa. Non manca poi anche un'analisi di mercato: anche se l'acquisizione andasse a buon fine, Microsoft resterebbe in terza posizione a livello di guadagni, con Sony e Nintendo che sarebbero comunque in una posizione di vantaggio, complice anche la loro presenza sul mercato da molto più tempo e l'aver costruito una fan base affezionata a storiche IP come i giochi delle serie di Zelda, Super Mario, God of War e molti altri.

Il futuro di Activision Blizzard sembra comunque molto incerto e non siamo sicuri che il deal andrà a buon fine. PlayStation ha degli ottimi motivi per evitare che il gruppo passi sotto l'ala di Microsoft, e l'esito dell'affare dipenderà dai vari organi che si occupano di regolamentare il mercato a livello globale. Probabilmente è la prima volta che il colosso di Redmond si trova in questa situazione in ambito gaming e lo scenario è ancora decisamente incerto.

Microsoft ha cominciato una serie di acquisizioni nel lontano 2018, che ha portato diversi team di piccole e modeste dimensioni come Obsidian, Double Fine e inXile a passare nella famiglia di Xbox Game Studios. A settembre del 2020 il colosso di Redmond ha messo le mani su Zenimax, riuscendo a trasformare in first party Bethesda, id Software e tutti gli altri studi controllati dal gruppo statunitense.