Activision sta reclamando la proprietà di ModernWarfare3.com, un sito che sbeffeggia pubblicamente il nuovo sparatutto di Infinity Ward definendolo un titolo alimentato dall'hype dei suoi fan e nient'altro che un sequel "copia-incolla" di Modern Warfare 2.
Una sezione di ModernWarfare3.com dove sono presenti numerose critiche al nuovo sparatutto
A suscitare l'attenzione dell'editore e dei media è stata la decisione dei proprietari del sito di ridirigere i visitatori verso il sito ufficiale di Battlefield 3. Nel suo reclamo Activision descrive il redirect del traffico come rappresaglia per un'ingiunzione di chiusura del sito, inviata dall'azienda statunitense a causa della pubblicazione di contenuti protetti da copyright.
Per riuscire ad ottenere la proprietà del sito Activision dovrebbe dimostrare che ModernWarfare3.com è "identico o confondibile" con i propri marchi legati alla serie, che i gestori non hanno nessun interesse legittimo nell'uso di questo dominio e che è stato registrato e utilizzato in malafede.
Il reclamo presentato al National Arbitration Forum, che si occupa di regolare le dispute relative alla proprietà dei nomi dei siti web, afferma che i proprietari potrebbero mantenere il nome "facendo un uso legittimo e non commerciale del dominio, senza scopi di lucro e senza fuorviare i consumatori o infangare il marchio".
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Tuttavia, Activision sostiene che ModernWarfare3.com ha ospitato banner pubblicitari di GameStop e Best Buy, due note catene di rivenditori di videogiochi. Basterebbe questo per dimostrarne la sua natura commerciale e in quest'ottica il redirect dei visitatori presso il sito di Battlefield 3, un diretto concorrente, è sufficiente a stabilire che il sito è stato aperto in malafede. O almeno questo è quello che spera l'editore statunitense.
Al momento ModernWarfare3.com non reindirizza più verso il sito di Battlefield 3 e sembra essere privo di qualsiasi banner pubblicitario. Nel frattempo sembra che Infinity Ward e Activision si siano dimenticati di acquistare anche ModernWarfare4.com, come ricordano i proprietari che richiedono a gran voce la creazione di server dedicati per Modern Warfare 2.
Riuscirà Activision a raddrizzare la campagna di marketing del suo nuovo sparatutto, che al momento è costata più di 24 milioni di dollari (circa 17 milioni di euro) soltanto negli Stati Uniti?